“Si tratta di una scelta concreta e importantissima del nuovo Governo che interessa molti dei comparti industriali rappresentati dalla Federazione” si legge nel comunicato con il quale pure la Federazione delle Industrie dei Prodotti, Impianti , Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni ( FINCO), ha dichiarato di “accogliere con estremo favore l’ approvazione in Consiglio dei Ministri del DL che proroga sino a fine anno (ed oltre, in caso di interventi più sostanziosi e “condominiali”) le detrazioni per la riqualificazione energetica portandole dal 55 al 65% nonché quelle del 50% per le ristrutturazioni edilizie, utilizzabili anche per gli adeguamenti sismici” (leggi news del 31 maggio NDR)”. Nel comunicato si sottolinea inoltre come siano stati pure “Accolti gli auspici di Finco di differenziare le percentuali di detrazione attribuendo ulteriore primalità alla riqualificazione energetica e inserendo gli aspetti antisismici. La stessa nota ufficiale del Governo parla infatti di ” impulso per l’edilizia specializzata“. Secondo la federazione 3 sono ora gli aspetti che vanno ripresi ed implementati in sede di conversione del provvedimento :
– che le agevolazioni per l’efficienza energetica siano protratte almeno sino a tutto il 2015, visto che il Governo ne esclude la stabilizzazione . Sei mesi, o anche un anno, sono un lasso di tempo spesso troppo ristretto per poter programmare e mettere in cantiere interventi complessi come quelli antisismici o relativi al pieno edificio. Si potrebbe, alla prossima scadenza, tornare a percentuali più basse del 65% , magari modulandone il tenore in relazione alle annualità di “ammortamento” ( ad esempio tre\cinque anni per piccoli interventi e per chi sceglie il 55% , dieci per chi sceglie il 65%);
– che tali agevolazioni vengano estese alle schermature solari, previste nella Direttiva Comunitaria e sinora inspiegabilmente escluse vista l’incidenza sui consumi del periodo estivo , nonché alle opere di verde pensile a parete o tetto;
– che venga presa in considerazione – per gli interventi antisismici e di manutenzione in sicurezza – l’ipotesi di portarne la detraibilità al 65% , onde differenziarla da quanto in effetti già previsto ed equipararla a quella riservata alla riqualificazione energetica..