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Mercato serramenti: troppi numeri, troppa approssimazione

Ammonterebbero a non meno di 30.000 i soli produttori di finestre e porte

Quanti sono i produttori di serramenti in Italia? Quanto è grande il mercato sia in assoluto che per le sole finestre e porte? Le stime circolanti sono quanto mai variabili e tutte affette da una sistematica ed evidente sottostima. Tanti i motivi: dalla scarsa rappresentatività del campione (soprattutto quando ci si riferisce ai dati comunicati dalle associazioni di settore), alla mancata identificazione e ponderazione (anche per Istat e Camera di Commercio) delle attività che non hanno dichiarato la produzione di serramenti come attività prevalente. A sottolinearlo nel corso dell’assembla generale EdilegnoArredo svoltasi venerdì scorso 5 luglio, non siamo stati noi di “serramenti + design” come oramai avviene da anni, ma Lorenzo Bellicini del Cresme che nel corso della mattinata ha dettagliato il “Rapporto CRESME 2013 – Edilizia e legno: tra crisi ed opportunità”. Sviluppata la descrizione generale del mercato delle costruzioni dettagliato sia a livello mondiale che nazionale, quando si è arrivati a verticalizzarne l’analisi sulla filiera del serramento, Bellicini ha cominciato a dettagliarne alcuni dati (con particolare riferimento a numerosità, quantità e valore) mettendo a confronto quanto dichiarato dalle rilevazioni effettuate dalle associazioni di settore (Uncsaal e SiPVC in particolare), dalla Camera di Commercio di Verona, da Istat e da alcuni istituti di rilevazione nazionale e internazionale. Confronto che ha evidenziato, per motivazioni diverse, sostanziali differenze già a partire dalla quantificazione dell’universo definito in termini di produttori, numerosità che di contraddizione in contradizione arriva a spaziare dai 15,000 ad oltre 35.000 imprese produttrici passando per diversi valori intermedi. “Morale – ha provato a tirare le conclusioni Bellicini- : quanti sono i produttori di serramenti in Italia? Secondo noi sono 30.450 di cui ragionevolmente 18.000  trattano il legno; 12.000 trattano metallo e la rimanenza il PVC escludendo i produttori che realizzano sia serramenti in metallo che in PVC”. Contraddizione di dati comunicati che si amplifica notevolmente passando dal numero delle imprese produttrici operanti alle stime sulla quantità del mercato in termini di serramenti venduti.  Dopo aver elencato i dati circolanti Bellicini ha proseguito “ Se questi sono i numeri e proviamo a “giocarci” in termini di volumi limitandoli alle sole finestre, tali divergenze diventano ancor più marcate con quantità dichiarate che riferite al 2011 variano dai 3,3 ai quasi 10 milioni di unità finestre. Di nuovo: a quanto ammonta dunque in termine di quantità il nostro mercato delle finestre? Secondo le nostre stime l’ammontare complessivo si colloca sui 9 milioni di pezzi.” Ammontare e numerosità che dichiaratamente risentono anch’essi dell’assenza di parametri condivisi  sia di tipo tecnico che metodologico, ma che comunque delineano un mercato sensibilmente più grande ed affollato di quanto altre indagini di mercato suggeriscono più o meno apertamente. “Mai come stavolta – ha commentato il presidente di Edilegno, Alberto Lualdi,  – mi sono sentito così felice di avere speso per questo studio che ci ha dimostrato quanto più grande e polverizzato sia il settore rispetto a quello che probabilmente pensava la maggioranza di noi. Fatto che da un lato,  quello dell’ampiezza del mercato, mi consola ma che dall’altro mi preoccupa

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