Mercato

Andamento costruzioni U.E. Confermati i sintomi di ripresa

Ripresa che già sembra essere in fase di rilancio in Ungheria, Spagna e Svezia

A giugno, e per il secondo mese consecutivo, i dati Eurostat  confermano i sintomi di possibile ripresa del comparto costruzioni sia nell’area dei Paesi aderenti all’Euro che ampliata ai 27 Paesi dell’Unione. Mese su mese (quindi Giugno su Maggio) i dati rilevati indicano infatti un aumento del  0,7% e dello 0,8% rispettivamente su un  mese, Maggio, che già indicava rispetto al mese precedente una leggera ripresa dell’attività nel comparto in Europa (+0,5% per l’area dei Paesi dell’Euro; + 0,3% per la U.E. a 27).  Scendendo in dettaglio a livello mensile i maggiori recuperi del tasso  di attività sono stati registrati in Slovenia (+10.5%), Polonia (+5.3%), Germania (1,6%) e Repubblica Ceca(+1.3%), mentre gli arretramenti più consistenti a Giugno sono stati registrati in Romania (-2,4%), Portogallo (-2,2%) e Svezia (-0,9%). Stabili gli indicatori di Spagna, Francia e Ungheria. Per quanto attesi sia i recuperi che i sintomi di ripresa certo non possono ancora modificare un quadro che rimane tutt’ora caratterizzato da una perdurante fase recessiva, come ben sintetizzato dalla comparazione i con i dati rilevati a giugno 2012, comparazione che pur con un trend oramai prossimo alla stabilizzazione rimarca un ulteriore arretramento dell’attività del comparto costruzioni  in Europa del 3% nell’area dei Paesi dell’Euro e dell’1,5% nella U.E. a 27.  A livello di singoli Paesi, anno su anno, le più rilevanti cadute del tasso di attività del comparto costruzioni si registrano in Polonia (-16,6%, crollo che solo in parte giustifica il rialzo registrato nell’ultimo bimestre), Portogallo (-12,0%), Slovacchia (-10,7%) e  Repubblica Ceca (-9,8%), mentre lo 0,8% di contrazione dell’attività registrato in Germania sembra realisticamente essere il preludio ad un imminente ritorno alla crescita pure del mercato delle costruzioni tedesco. Crescita che già sembra essere in fase di rilancio in Ungheria (+12,5%), Spagna (+4,1%) e Svezia (3,1%).

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome