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Non rischiare di trasformare l’U.E. in un hub per la contraffazione

Emergenza Internet per l'esplosiva diffusione della contraffazione Online

Si è svolta oggi a Milano l’assemblea di Indicam, l’istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione. Fra i diversi temi emersi la necessità di armonizzare e coordinare le forze di tutti gli attori coinvolti per mettere al centro dell’attenzione e del dibattito istituzionale, sia nazionale che europeo, la lotta alla contraffazione. Contraffazione che secondo stime formulate per difetto valgono dal 7% al 9% la quota di vendite dell’intero commercio mondiale. Ricordiamo che una ricerca dell’OCSE diffusa a giugno 2007, e rivalutata nel 2009, ne calcolava il giro d’affari, tra produzione e consumo, in 250 mld di USD per i soli prodotti che avevano attraversato qualche frontiera doganale. Circoscrivendo il fenomeno al nostro Paese si stima, al 2012, un giro d’affari compreso tra  3,7 e 7,5 miliardi di Euro. Valore che tuttavia potrebbe essere sostanzialmente ridimensionato (1,5 miliardi) secondo un’altra stima basata sulla proiezione a partire dai sequestri operati dalle forze dell’ordine. L’industria della contraffazione – sia come fabbricazione di prodotto contraffatto, sia come ricondizionamento/completamento di prodotto proveniente dall’estero – risulta essere diffusa in tutto il territorio nazionale; con punte particolarmente elevate in Campania, Toscana, Lazio e Marche  e Nord- Ovest e Nord-Est con riferimento a componentistica ed orologeria. Per quello che riguarda la diffusione Online oramai si parla apertamente di emergenza Internet. Stando ai dati rilevati negli ultimi anni gli stessi tratti del WEB che favoriscono il commercio legittimo, finiscono per essere preziosi anche alla filiera della contraffazione, tra questi la funzione di propulsore del commercio e il fatto che sia uno strumento d’elezione per raggiungere una platea mondiale di consumatori a costi limitati, con grande visibilità d’offerta e assoluta facilità d’accesso. per molti marchi particolarmente famosi nel lusso, l’incidenza dei siti contraffattivi può anche avvicinarsi all’80%. Emergenza WEB ribadita pure dal presidente Carlo Guglielmi che ha annunciato il suo ritiro da Indicam dopo 12 anni ininterrotti di presidenza (il successore verrà eletto a metà ottobre) “La crescita esponenziale dell’uso di internet, accanto alla positiva funzione di grande propulsore del commercio legittimo, strumento d’elezione per raggiungere una platea mondiale di consumatori a costi limitati, con grande visibilità d’offerta e assoluta facilità d’accesso, ha rappresentato e rappresenta al contempo – con un risvolto paradossale – un fattore di crescita dell’attività contraffattiva – ha ribadito Guglielmi -. Il commercio via WEB ha avuto uno sviluppo più veloce e più pervasivo del previsto: le regole destinate a proteggere e favorire la crescita di una piantina supposta fragile si rivelano inadeguate per un bosco di mangrovie in espansione (imprevedibile per esempio che i social networks divenissero importanti canali commerciali ampiamente frequentati dai
falsi”. 
Allo stesso modo Guglielmi ha indicato l’attuale incaglio normativo a Bruxelles sulla revisione degli strumenti giuridici comunitari del Trade Mark come una mina innescata che rischia di trasformare l’U.E. in un hub per la contraffazione.

 

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