Lo scorso 23 ottobre la Commissione europea ha adottato la proposta di direttiva del Consiglio COM(2013)721 che modifica la direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, al fine di introdurre una dichiarazione IVA standard armonizzata tra gli Stati membri dell’Unione Europea, corredata dall’analisi di impatto sia nella versione integrale che in sintesi . Proposta che dovrebbe arginare il problema della complessità derivata dalla flessibilità lasciata ad ogni Stato membro di decidere autonomamente quali informazioni richiedere per il pagamento. Questo perché di fatto le imprese si trovano spesso di fronte a norme e procedure differenziate che disciplinano, in modo non armonizzato, la presentazione delle dichiarazioni IVA nell’Unione Europea con le conseguenze di limitare gli scambi transfrontalieri, aumentare gli oneri e ridurre la precisione e la puntualità delle stesse dichiarazioni. Al fine di limitare l’impegno delle imprese, in particolare delle PMI, e di migliorare il funzionamento del mercato interno, la Commissione propone ora di introdurre una dichiarazione IVA standard, con un insieme limitato di informazioni obbligatorie, presentate in un formato comune, di preferenza elettronico, per tutte le imprese operanti nell’Unione europea. La proposta verte sul contenuto, sulla quantità e normalizzazione delle informazioni, sulle modalità ed i termini di presentazione e sulle correzioni della dichiarazione IVA standard. Le informazioni da fornire devono essere uniformi in tutti gli Stati membri, in modo che quelle dichiarate in uno Stato membro siano redatte esattamente nello stesso modo in tutti gli altri Stati membri. I cittadini, le associazioni economico-professionali, i professionisti, i Centri di ricerca e le Università sono invitati a trasmettere, fino al 31 gennaio 2014, contributi e osservazioni utili sulla proposta, che potranno riguardare l’intero contenuto o specifiche parti della stessa, nel qual caso, in particolare, individuando gli articoli o i gruppi di articoli o le sottosezioni cui i contributi e le osservazioni si riferiscono. Un resoconto dei contributi pervenuti sarà pubblicato sul sito del Ministero delle Finanze al termine della consultazione.