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Decreto recepimento Direttiva efficienza energetica. Primi commenti FINCO

Delineate luci ed ombre per FINCO di quello che rappresenta un altro importante passo avanti gli obiettivi prefissati di efficienza energetica

Fabio BrivioIn merito al decreto legislativo emanato dal Governo per il recepimento della direttiva 2012/27/ UE sull’efficienza energetica  con riferimento all’obbiettivo del 3% nella P.A. Fabio Brivio, VP FINCO per la Sostenibilità,  ha espresso più di un appunto nel metodo e nel merito  fermo  l’apprezzamento per un altro importante passo avanti fatto nel cammino del nostro Paese verso gli obiettivi prefissati di efficienza energetica. “Nel metodo (poiché  la Direttiva 2012/27 è dell’ottobre 2012 e l’approvazione della SEN è del marzo 2013) a onor del vero ci sarebbe stato il tempo per un maggior coinvolgimento degli stakeholders –  ha spiegato Brivio -. Inoltre, benché la materia sia complessa e variegata, nello schema compaiono, salvo errore per difetto, una decina di “attori” protagonisti a diverso livello (Mise, Mit, Mattm, Mef, Agenzia del Demanio, Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Enea, Gse, Autorità per l’Energia Elettrica) più altri soggetti di supporto (Terna, Accredia, Uni, Cti, Fire etc..): tutti certamente adeguatissimi, ma è difficile non cogliere il rischio, che sinora è stato spesso certezza, di sovrapposizioni e duplicazioni nei compiti. Nel merito intanto, a fronte di alcune misure condivisibili, ci sono alcune aree critiche che confidiamo potranno essere risolte in sede di decretazione attuativa.  Bene l’affidamento ad Enea – che speriamo quanto prima possa superare la prolungata fase commissariale – del compito di elaborare una proposta di intervento di medio/lungo termine per la riqualificazione energetica degli immobili. Bene il Fondo Nazionale rotativo per gli interventi di efficientamento del patrimonio immobiliare ed infrastrutturale civile ed industriale, attribuendo priorità,  tra gli altri, ai temi dell’occupazione indotta e della riqualificazione anche in chiave antisismica.  Andrebbe colta l’occasione – in questo ambito –  per definire un Ecoprestito a tasso zero  per la riqualificazione energetica attraverso i decreti attuativi. Doverosa l’attenzione (ed il controllo che andrà effettivamente attuato) sulla riqualificazione riguardante il patrimonio degli edifici pubblici. “ “Perplessità invece – ha concluso Brivio – su come viene affrontato il tema del teleriscaldamento e su alcuni aspetti dell’articolato riguardante qualificazione, accreditamento e certificazioni.”

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