Presentato ieri Roma dalla molto influente associazione ambientalista “Amici della Terra” le proprie proposte per le nuove politiche di efficienza energetica, nel corso di una conferenza a cui hanno partecipato il Commissario dell’Enea Giovanni Lelli, il presidente degli Stati Generali dell’efficienza energetica Alessandro Ortis e Marcella Pavan dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. Alle relazioni è seguita una tavola rotonda con la partecipazione dei rappresentanti dei produttori di energia e del mondo della produzione fra cui Fernando Pettorossi del CoAER, Fabrizio Iaccarino per l’Enel, Esther Benigni di A2A, Rosanna Fusco per Eni, Roberto Venafro di Edison, Angelo Leonelli per E.ON Italia S.p.A., Fausto Ferraresi di AIRU, Vincenzo Albonico per Assistal, Guerino Loi di Tholos e Roberto Aquilini per GDF Suez. Nel corso della conferenza è stato ribadito che l’efficienza energetica deve diventare lo strumento fondamentale e prioritario per la riduzione dei gas serra, in modo che la riduzione dei consumi di energia “non sia espressione di crisi e d’impoverimento, ma di aumento di competitività. Le misure per l’efficienza energetica devono essere sinergiche con quelle per arrestare il processo di deindustrializzazione del nostro Paese“. In tal senso la proposta formulata implica di fatto una completa revisione delle politiche di sostegno al raggiungimento degli obiettivi energetico-ambientali che preveda sia la cessazione immediata degli incentivi per i grandi impianti eolici e per quelli di sola produzione di elettricità a fini commerciali che la tassazione delle extra rendite di cui stanno beneficiando molti impianti di produzione di rinnovabili elettriche realizzati nell’ultimo decennio. Attraverso il gettito ricavato, stimato in circa 1 miliardo di Euro, sarà fattivamente possibile procedere al rafforzamento degli strumenti d’incentivazione per la promozione dell’efficienza energetica. Promozione che nel settore residenziale devono puntare sulla riqualificazione energetica degli edifici costruiti prima del 1991; che i Comuni emanino regolamenti edilizi che favoriscano interventi di questo tipo; che si rendano permanenti le detrazioni fiscali del 55% per il risparmio energetico, almeno fino al 2030, ripartendo la detrazione in un numero di rate annuali più basso degli attuali dieci anni;