convegno

Legno, un valore da riscoprire. Tra scientificità, luoghi comuni ed eresie

Progettare con il legno significa anche sperimentare cose nuove, ma adattarle al genius loci e alle caratteristiche del luogo in cui si va a costruire

IL VALORE DEL LEGNO Bulgarelli e ospiti alla sinistra del palcoCome da programma, la manifestazione Piacere Moglia!, il Paese mantovano colpito dal sisma del 2012, ha ospitato il convegno “ Il valore del legno”. Incontro sempre organizzato da Bulgarelli 1921 che ha dettagliato un pubblico di geometri e architetti numerosi aspetti tecnici legati alla costruzione in legno. La location dell’evento, il teatro Mondo 3 di Moglia, è stato il tema del primo intervento, tenuto da Antonio Medici, che ne ha curato la ristrutturazione. In questo caso l’utilizzo di materiali lignei ha avuto il doppio vantaggio di essere applicato in un contesto fortemente sismico e, soprattutto, di migliorare l’acustica del luogo. Il convegno è entrato nel vivo con l’intervento del direttore del CNR-IVALSA Stefano Berti, che ha illustrato le caratteristiche del legno e la loro intrinseca diversità. Ha dimostrato come la scelta del legname sia da fare non per colore o particolarità estetiche, ma in base a precise qualità fisiche e chimiche proprie delle singole specie. Anche la certificazione della provenienza è fondamentale, poiché un’area forestale poco curata può incidere profondamente sulla qualità del legno, così come il tipo di taglio a cui le singole tavole sono state sottoposte. Berti ha parlato degli indubbi vantaggi che il legno può avere su un cantiere, a partire dalla rapidità di costruzione, dalla certezza della spesa finale, fino alla maggiore sicurezza per coloro che vi lavorano e che ci vivranno, poiché ogni singolo pezzo di una casa di legno viene marchiato e certificato. Non ha esitato inoltre a sfatare alcuni dei miti più diffusi, secondo cui il legno non debba essere bagnato o che i “nodi” rappresentino dei difetti. Dello stesso parere è stato  Franco Laner, docente allo IUAV di Venezia, che ha fortemente condannato l’uniformità che spesso si scambia per bellezza, sottolineando invece, come nella differenza il legno esprima il massimo dell’estetica. “Nella progettazione con il legno – ha affermato – devono stare insieme la bellezza e la funzionalità. Quando un’opera è sintesi di queste due cose allora si ha un’opera riuscita”. Progettare con il legno per Laner significa anche sperimentare cose nuove, ma adattarle al genius loci e alle caratteristiche del luogo in cui si va a costruire. Inserire le classiche case in legno nordiche nell’area mediterranea appare quasi un’eresia. L’evento è proseguito con l’intervento delle imprese che utilizzano il legno nell’edilizia. Ha aperto la seconda parte dei lavori  Sergio Gobbo, di Lignum Venetia, illustrando come da un’unica specie legnosa si possano ottenere risultati diversi ricorrendo a finiture differenti. Lorenzo Calabrese di Isolmant ha invece mostrato come ovviare alle scarse qualità del legno in termini di isolamento acustico applicando speciali pannelli isolanti costruiti in materiali ecocompatibili. La duttilità del legno e la sua scarsa conducibilità del calore, ne fanno un mezzo ideale per la realizzazione di abitazioni. Come quelle presentate dal Alberto Casella per Design Haus Italia che hanno ottenuto livelli così alti di efficienza energetica da vincere in pochi anni diversi premi internazionali. Anche Fermacell, come ha spiegato Domenico Cristiano, ha ottenuto importanti riconoscimenti per il proprio materiale isolante che, unito al legno, ne aumenta ulteriormente la resa energetica. Se il tutto viene poi coperto da una speciale sostanza a base di cheratina, si otterrà anche un miglioramento della qualità dell’aria, grazie alla capacità del prodotto di “sciogliere” percentuali elevate di sostanze inquinanti volatili. “Il Valore del legno“, iniziato nel teatro ristrutturato dopo il sisma del 2012, ha avuto il suo epilogo nell’inaugurazione dello showroom Bulgarelli 1921 di Moglia, trasferito a causa dei danni subiti dal vecchio stabilimento. Alfiero Bulgarelli, titolare dell’omonima azienda e organizzatore dell’evento, ha idealmente chiuso così  un drammatico capitolo per tutta la zona del basso mantovano, dimostrando che innovazione, conoscenza e forte determinazione possono fare la differenza. Perché, come affermato da Laner, il legno teme il vento, non il terremoto. Ma quando le radici sono ben piantate, anche il vento non fa più paura.

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