costruzioni

Censimento ISTAT: oltre 14,5 milioni gli edifici in Italia. Più di 31 milioni le abitazioni

Il 77% delle abitazioni censite risulta essere occupato da almeno una persona residente, il restante 22,7% è costituito da abitazioni vuote o occupate solo da non residenti

censimento abitazioni IstatSul territorio nazionale, gli edifici ed i complessi censiti ammontano a 14.515.795, ovvero il 13,1% in più rispetto a quanto rilevato nel 2001. Più in dettaglio, gli edifici ammontano a 14.452.680 ed i complessi  a 63.115, con un incremento intercensuario rispettivamente pari al 13,1% e al 64,4%. Questi i macro dati definitivi diffusi questo mese da ISTAT sul patrimonio immobiliare presente nostro Paese elaborato sulla base dei dati raccolti nel censimento del 2011. Censimento degli edifici avvenuto con modalità e tecnologie profondamente rinnovate rispetto alla precedente rilevazione del 2001, per le quali si rimanda all’ampia documentazione disponibile sul sito ISTAT, nella sezione dedicata ai censimenti.  Le informazioni rese attualmente disponibili riguardano la consistenza numerica degli edifici, il tipo di edificio (edificio o complesso di edificio), l’eventuale utilizzazione (utilizzato o non utilizzato) e la tipologia d’uso (produttivo; commerciale; servizi; turistico/ricettivo; direzionale/terziario; altro). Rispetto al censimento 2001 risulta essere diminuita, dal 5,7 al 5,2%, la quota dello stock immobiliare non utilizzato perché cadente, in rovina o in costruzione. Nel caso degli edifici, quest’ultima scende dal 5,6% del 2001 al 5,1% del 2011, per i complessi di edifici dal 13,8% al 13,5%. È di tipo residenziale l’84,3% degli edifici complessivamente censiti (pari a 12.187.698), in crescita dell’8,6% nel decennio intercensuario. Tale incremento risulta sostanzialmente in accordo con quello riscontrato per le famiglie. Gli edifici residenziali sono costituiti per il 51,8% da abitazioni singole. Tra gli edifici non residenziali, la fetta più ampia è costituita da quelli destinati ad un uso produttivo (18,9%), seguono quelli commerciali (16,2%) e per servizi (11,7%). Più ridotta è la quota di edifici ad uso turistico/ricettivo e direzionale/terziario (4% circa in entrambi i casi). Ammontano a 31.208.161 le abitazioni censite nel 2011; il 77,3% risulta occupato da almeno una persona residente, il restante 22,7% è costituito da abitazioni vuote o occupate solo da persone non residenti. Ammontare edifici per regioneA livello di dettaglio territoriale, risulta essere la Lombardia la regione con il maggior numero di edifici: 1.761.815 unità, corrispondenti al 12,2% del totale nazionale. Seguono Sicilia (1.722.072), Veneto (1.222.447), Piemonte (1.130.742), Puglia (1.091.133), Campania (1.049.459), Emilia Romagna (975.359) e Lazio (949.101). In tutte le regioni, il numero degli edifici risulta cresciuto rispetto al 2001 (Grafico 1). Gli incrementi percentuali più marcati si segnalano in Umbria (+21,4%), Emilia Romagna (+17,9%) e Toscana (+17,5%). Gli edifici residenziali rappresentano, in ciascun contesto regionale, la grande maggioranza degli edifici: la quota è sempre superiore all’80% con l’eccezione della Valle d’Aosta (73,6%). Con il 50,1% di abitazioni non occupate da persone residenti è ancora la Valle d’Aosta ad essere in testa alla graduatoria, seguita da Calabria (38,8%) e Molise e Provincia autonoma di Trento (37,1%).In tutti gli ambiti territoriali, tra gli edifici residenziali prevale la quota di quelli con un solo interno che raggiunge quasi il 70% in Sardegna, il 66% in Molise, il 62,8% nel Friuli-Venezia Giulia e più del 61% in Puglia. Liguria, Lazio e Lombardia detengono le percentuali più elevate di edifici col maggior numero d’interni (più di 10) (rispettivamente 9,3%, 6,6% e 5,8%).Dettaglio edifici per regione

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