La controfirma della Ragioneria di Stato del testo della “Legge di Stabilità 2015” pone fine alla ridda di “lettura” del DDL a seconda della bozza considerata e conferma sia il mantenimento degli attuali regimi incentivanti su riqualificazione energetica, ristrutturazioni, mobili ecc sia l’innalzamento dell’IVA dal 4 all’8% per tutti gli interventi che accededono alle detrazioni del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e del 50% per le ristrutturazioni edili, possibile innalzamento rispetto al quale l’Ufficio Studi Economici UNICMI aveva espresso la seguiente valutazione” L’introduzione dell’IVA al 4% ha un impatto diretto sui consumi dei privati che oggi spendono circa 1,3 miliardi di euro nella sostituzione di serramenti sostenuta dagli incentivi fiscali. Come Ufficio Studi Economici di UNICMI stimiamo che l’introduzione del nuovo regime IVA avrà un impatto diretto sulla spesa dei consumatori per la sostituzione dei serramenti che potrebbe crescere nel 2015 di una percentuale compresa tra il 15 % e il 18%, generando una crescita del fatturato del comparto dei serramenti tra i 200 e i 240 milioni di euro. Queste misure di stimolo ai consumi dei privati hanno effetti immediati sulla domanda e lo sviluppo economico come è stato ampiamente dimostrato dagli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica che, dalla loro introduzione del 2007, hanno generato un fatturato aggregato di circa 19 miliardi di euro, di cui circa 9,3 miliardi per il settore dei serramenti.” Ora alla luce della bocciatura della Ragioneria dello Stato di questo provvedimento UNICMI informa di avere scritto al viceministro all’Economia e Finanze Luigi Casero chiedendo un autorevole parere sulla fattibilità politica, legislativa e comunitaria di una ripresentazione di questo provvedimento, ovvero di una IVA agevolata per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, magari anche progressivamente sostitutiva dei bonus di detrazione attualmente previsti fino al 31 dicembre 2015.