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“è la finestra De Carlo”. Da Nord a Sud 25 nuovi partner per il gruppo pugliese

Il progetto di affiliazione rientra in un percorso più ampio di riposizionamento strategico che il Gruppo ha intrapreso negli ultimi due anni per fronteggiare la crisi del settore edile

Nicola De CarloSono stati 25 nel 2014 i punti vendita entrati a far parte del network dei rivenditori del brand sotto l’insegna “è la finestra De Carlo”, con l’obiettivo, da Nord a Sud dello stivale, di rispondere in maniera più puntuale alle crescenti richieste di clienti, progettisti e architetti in tutte le regioni d’Italia.  Nel darne notizia la società sottolinea come le aperture dell’ultimo mese – che hanno interessato le province di Torino, Novara, Roma, Benevento, Salerno, Napoli, Taranto e Palermo – e le 10 previste nel primo semestre 2015, si inseriscono nella strategia di marketing che il gruppo ha condiviso con i partner selezionati, 100 in tutta Italia. Il progetto “è la finestra De Carlo”, infatti, non solo mira ad ampliare l’assortimento di prodotti dei rivenditori con prodotti di qualità e dal design ricercato, ma è volto anche a supportare le politiche di comunicazione dei negozi affiliati.  Il progetto di affiliazione rientra in un percorso più ampio di riposizionamento strategico che il gruppo De Carlo ha intrapreso negli ultimi due anni per fronteggiare la crisi del comparto edile in Italia, processo  concretizzato anche attraverso la ristrutturazione del debito – è dello scorso 19 novembre l’approvazione da parte dei creditori della proposta di concordato in continuità –  la riorganizzazione della forza vendita e una costante attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti dal design moderno ed ecosostenibile, sempre più orientati a soddisfare le attuali esigenze del mercato.  “L’obiettivo del progetto – ha confermato Nicola De Carlo (nell’immagine), general manager del gruppo – è rafforzare l’immagine del brand, incrementare la reputazione dei rivenditori sui singoli territori e consolidare la fiducia dei clienti finali attraverso la proposta di un servizio professionale e su misura. Adesso che la nostra proposta di concordato in continuità ha trovato il riscontro positivo anche dei creditori possiamo dire che il peggio è alle spalle e che, seppure la crisi del comparto edile non sia ancora finita, oggi siamo molto più forti di prima; la fiducia e la reputazione di cui godiamo l’abbiamo costruita in 50 anni di attività e non poteva essere questa crisi a farla venire meno”.

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