Diffuso oggi da ISTAT il bollettino sull’andamento di fatturato e ordinativi dell’industria a novembre, andamento che “sconta” in modo sempre più evidente gli effetti del calo dei prezzi dell’energia spinti al ribasso dalla forte diminuzione del prezzo del petrolio ( al quale si aggiungerà dai prossimi contratti pure quello del gas) che nell’immediato sembrano solo sommarsi al perdurante negativo andamento della domanda interna. Al netto della stagionalità l’indice rilevato a novembre registra una flessione dello 0,6% rispetto a ottobre, dovuta ad andamenti opposti sul mercato interno (-1,2%) e su quello estero (+0,6%). Indice che corretto per gli effetti di calendario ( a Novembre 2014 i giorni lavorativi sono stati 20 come a novembre 2013), il fatturato totale risulta scendere in termini tendenziali dell’1,6%, con una variazione negativa del 2,8% sul mercato interno e un incremento dell’1,0% su quello estero. Ma è soprattutto nel confronto anno su anno che è maggiormente possibile apprezzare l’effetto del calo dei prezzi in corso nel settore energetico ( -8,3%. fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati). Infatti nel confronto con lo stesso mese del 2013, oltre che nelle attività direttamente legate alla produzione di energia, l’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario, segna variazioni anche molto positive più settori della fabbricazione di beni intermedi e di trasporto eccezion fatta metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-5,7%). Riguardo l’andamento degli ordinativi gli incrementi più rilevanti dell’indice grezzo riguardano la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+3,4%), la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+2,9%) e le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+1,8%); le contrazioni più consistenti si registrano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-18,5%), nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali e fabbricazione di prodotti in metallo (-7,8%).