Andamento pratiche bonus 65%: per il 2014 si prefigura un tonfo. Peggio solo il 2007

In termini di numerosità, il numero di pratiche relative al 65% con cui probabilmente si chiuderà il 2014 non solo potrebbe evidenziare una pesante contrazione rispetto all'anno precedente , ma potrebbe risultare il peggiore degli ultimi 5 anni , ed il secondo in assoluto dopo il 2007

EcobonusIl periodo di invio relativo alle pratiche degli interventi previsti  per  la detrazione fiscale del 65%  effettuati nel 2014 si chiuderà questo mese (marzo) ma stando ai dati diffusi da ENEA al 15 novembre le pratiche ricevute si attestano a poco più di 150.000 e difficilmente, crediamo, il dato riuscirà a consuntivo a superare le 355.800 pratiche registrate nel 2013. La promettente ripresa di interesse verso questa tipologia di interventi fatta segnare proprio nel 2013  –  anche per effetto dell’innalzamento dal 55 al 65%  della percentuale di detrazione – sembra dunque essersi subito esaurita fagocitata da una crisi che ha di fatto sostanzialmente prosciugato i risparmi di un largo numero di famiglie. In termini di numerosità, il numero di pratiche relative al 65% con cui probabilmente si chiuderà il 2014  non solo potrebbe evidenziare una pesante contrazione rispetto all’anno precedente , ma potrebbe risultare il peggiore degli ultimi 5 anni , se non il secondo in assoluto dopo il 2007. Di seguito riepiloghiamo brevemente l’andamento registrato dal 2007 al 15 novembre 2014:

2007 numero pratiche 106.000

2008 numero pratiche 247.800

2009 numero pratiche 236.700

2010 numero pratiche 405.600

2011 numero pratiche 280.700

2012 numero pratiche 265.400

2013 numero pratiche 365.800

2014 ( al 15 novembre) numero pratiche 150.200

 

1 commento

  1. Purtroppo questo periodo economico che abbiamo attraversato (Artigiani-Commercianti-Librai-Autotrasportatori-operai e liberi professionisti e nulla) ricordiamoci che questo anno corre il centenario-guerra 15/18, possiamo dire grazie che ci toccano il n/s portafoglio e siamo qui ancora a parlare e/o scrivere.
    Un amico commerciante mi diceva giorno fà che l’euro si equiparerà al dollaro, cosi facendo il made in CINA non ci sarà convenienza nell’acquisto dei loro prodotti.
    Ma sara ancora difficile acquistare il made in ITALY perchè il nostro fine mese non e di duemila dollari ma di mille euro e la n/s pressione fiscale.
    Nella mia stessa attività i miei clienti non anno commissionato pur avendo la possibilità di avere uno sgravio del 65% non avendo danaro ( euro ) in tasca.
    cordialmente saluto
    Geremia Cosmai

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome