Roadshow

A Roma fatto il punto e tracciati gli scenari di Efficienza Energetica, Smart Grid e Smart City

Dati e valutazioni riconfermano l'urgente necessità di procedere ad interventi di efficientamento energetico sul patrimonio edilizio nazionale, ma non solo per la sostenibilità ambientale: a giovarne sarebbe anche ll'intera economia. Secondo Giuliano Dall’O’, tali interventi possono portare a una crescita stimata del Pil fra il 2% e il 4% e a un aumento dell’occupazione stimato in 460.000 posti di lavoro al 2020

comfort technology RomaSi è svolta ieri a Roma presso l’Università La Sapienza, la prevista tappa del “Comfort Technology Roadshow“, evento targato MCE di Reed Exhibitions Italia, rivolto ai professionisti del settore per informare e formare sui temi dell’efficienza energetica. Diffusione di edilizia efficiente, zero energy buildings, smart grid, solare termico e fotovoltaico, reti di monitoraggio ambientale, raccolta differenziata: questi alcuni degli elementi certi faranno delle città luoghi a misura di essere umano. Secondo Giuliano Dall’O’, docente del Politecnico di Milano, sono i parametri con cui è possibile misurare efficienza energetica e sostenibilità ambientale delle Smart City, tema portante dell’evento, insieme a Smart Plants.  Dall’O’, nel corso del suo intervento, ha citato lo Smart City Index, definito dalla società Between con il patrocinio dell’Agenzia per l’Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che misura il livello di “Smartness” di tutti i 116 comuni capoluogo di provincia con oltre 400 indicatori. Secondo l’ultima rilevazione dello Smart City Index, nella parte alta della classifica si colloca Roma, piazzandosi al quarto posto, preceduta solamente da Bologna, Torino e Milano. Le altre province del Lazio invece, militano negli ultimi posti della classifica delle città intelligenti d’Italia: Latina (88°), Viterbo (93°), Frosinone (96°) e Rieti (109°). E proprio in questi giorni, la Regione Lazio ha ufficializzato il suo impegno in direzione di una maggiore sostenibilità ambientale, attraverso la presentazione di un documento strategico che avvia il processo di costruzione del Nuovo Piano Energetico Regionale, dopo oltre 14 anni di attesa. Come si evince dallo stesso documento, “il Lazio è tra le regioni con la maggiore potenzialità di imprese green, ma, d’altro lato è tra quelle con la maggiore complessità strutturale”. Grazie alla nuova programmazione, l’Europa finanzierà la Regione Lazio con circa 200 milioni di Euro fino al 2020 per sostenere le politiche di efficienza energetica. Nello specifico, il Piano riguarderà azioni rivolte alla riqualificazione energetica del patrimonio pubblico con investimenti di 60 milioni di Euro, 50 milioni saranno destinati invece alla realizzazione di infrastrutture in aree da attrezzare per insediamenti artigianali ed industriali e ulteriori 40 milioni saranno a disposizione delle imprese agricole e alimentari. Nel corso del suo intervento – Marcello Capra del Ministero dello Sviluppo Economico – ha illustrato come tra il 2014 e il 2020, l’Italia nel suo complesso avrà l’opportunità di ricevere dall’Europa circa 35 miliardi di Euro di finanziamenti per l’energia sostenibile. Circa 6 miliardi di Euro attraverso Horizon 2020 per progetti di innovazione nei settori dell’efficienza energetica, delle tecnologie low carbon e delle Smart City, altri 6 miliardi attraverso Connecting Europe Facility, per investimenti in infrastrutture energetiche ad elevato valore aggiunto e 23 miliardi da Fondi di Coesione 2014-2020 per investimenti in efficienza energetica, fonti rinnovabili, reti intelligenti e mobilità urbana. Come le precedenti tappe del “Comfort Technology Roadshow” pure quella di Roma, è stata un’occasione per condividere esperienze e competenze per una maggiore diffusione della cultura sulla sostenibilità i cui temi di punta oggi si individuano nella diagnosi energetica degli edifici, la proposta di Testo Unico per l’efficienza energetica, Home and Building Automation e le nuove tecnologie per il monitoraggio dei consumi domestici, di cui hanno discusso, fra gli altri, Livio De Santoli di AICARR e Marco Dell’Isola dell’Università di Cassino. A confermare l’attualità e l’importanza dei temi al centro dell’incontro, vale la pena ricordare ancora qui lo scenario che caratterizza il patrimonio edilizio italiano, fra i più energivori in Europa: 13,7 milioni di edifici (12,1 milioni adibiti ad uso residenziale e 1,6 milioni ad uso non residenziale), il 70% circa dei quali costruiti prima che venisse introdotta qualsiasi norma sull’efficienza energetica in edilizia, che rappresentano, da soli, il 36% dei consumi energetici nazionaliun fabbisogno energetico medio per edificio pari a 180 kWh/m2, contro un fabbisogno medio di 160 kWh/m2 della Spagna e di 150 kWh/m2 della Francia. Interventi di efficientamento energetico sul patrimonio edilizio nazionale sono dunque urgenti e cruciali, ma non solo per la sostenibilità ambientale: a giovarne sarebbe anche la nostra economia. Secondo Giuliano Dall’O’, tali interventi possono portare a una crescita stimata del Pil fra il 2% e il 4% e a un aumento dell’occupazione stimato in 460.000 posti di lavoro al 2020

 

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