chiusure tecniche

Le centinaia di chiusure della pluripremiata torre che domina Europacity di Berlino

Al gruppo Hörmann è stata affidata la realizzazione di chiusure con protezione antincendio e, nello specifico, l’azienda ha fornito 117 porte in lamiera d’acciaio T30 e T90 a uno e due battenti H3 e H16, esteticamente identiche per arantire una perfetta armonia degli interni. Inoltre, Hörmann ha qui installato anche la porta T30 STS, nella TT 10versione con due battenti a smusso che - a porta chiusa - formano un tutt’uno con il telaio

TT 1Progettata per ospitare la sede tedesca centrale del gruppo petrolifero francese Total, l’imponente torre del quartiere Europacity di Berlino si presenta come un esempio di architettura d’avanguardia sostenibile, con i suoi 68 metri di altezza, divisi in 17 piani, e uno degli standard urbanistici e architettonici di più alto livello, più volte premiata per la qualità costruttiva e la raffinatezza dei dettagli.  Molto si è parlato e trattato delle sue espressioni architettoniche la cui definizione in relazione allo spazio interno ha usufruito del fondamentale contributo anche Hörmann. Al gruppo tedesco è stata infatti affidata la realizzazione di chiusure con protezione antincendio e, nello specifico, l’azienda ha fornito 117 porte in lamiera d’acciaio T30 e T90 a uno e due battenti H3 e H16, esteticamente identiche – indipendentemente dalla rispettiva dotazione – per garantire una perfetta armonia degli interni. Inoltre, Hörmann ha qui installato anche la porta T30 STS, nella TT 10versione con due battenti a smusso che – a porta chiusa – formano un tutt’uno con il telaio. Nei piani superiori sono stati inseriti anche 115 elementi in tubolare d’acciaio, a uno o due battenti, a tutto vetro, tagliafuoco, impermeabili al fumo e fonoassorbenti. In questo caso, i prodotti sono stati scelti all’interno della gamma S-Line, che si integra perfettamente nella configurazione moderna e trasparente degli spazi, grazie ai telai in tubolare particolarmente sottili. Infine, per quanto riguarda l’accesso alla mensa, che richiedeva un’apertura trasparente ma tagliafuoco, la scelta è ricaduta su una porta scorrevole automatica collegata a un portone scorrevole antincendio T30, che diventa quasi invisibile quando è aperto, scomparendo in una nicchia accanto alla porta, mentre si chiude automaticamente in caso di incendio. Inaugurata nell’autunno del 2012, la torre ha già portato numerosi riconoscimenti architettonici ai suoi ideatori: lo studio di architettura berlinese Barkow Leibinger e il costruttore CA Immo. All’edificio sono stati infatti assegnati un riconoscimento nell’ambito del premio DAM per TT 9l’architettura 2013 e il premio di architettura Beton 2014, oltre al certificato DGNB, grazie al progetto ambientale elaborato per un efficiente recupero energetico, ai tripli vetri e alla schermatura solare esterna. Come sottolineato dalla giuria del premio Beton, la torre dispiega il suo effetto e la particolare qualità costruttiva nei dettagli: 1300 elementi prefabbricati in calcestruzzo chiaro, che formano una facciata dall’immagine complessa, conferendole già da lontano una notevole dinamica. Mano a mano che ci si avvicina, l’involucro plastico della costruzione sembra essere attraversato da un movimento fluente verso l’alto: un effetto reso possibile dal variegato gioco architettonico tra luci e ombre. Un dinamismo complessivo che gli architetti di Barkow Leibinger, in realtà, avevano rinunciato a creare attraverso la diversità di materiali, di dimensioni dei moduli o di griglie. La varietà è infatti emersa spontaneamente, semplicemente sfruttando la leggera varianza, la proiezione o la rotazione di un modulo base asimmetrico. Il corpo architettonico è stato messo in relazione diretta con lo spazio urbano che lo circonda, il cui fitto intreccio di strade si riflette limpido nella rotazione del basamento. A delineare il perimetro della torre sono angoli vivi che producono effetti multipli, dall’accorciamento ottico dei lati longitudinali al rafforzamento del senso di verticalità del volume, che occupa quasi 18.000 metri quadrati aerei. Una complessa formulazione architettonica, giocata su equilibri fisici, che all’interno si traducono in un’originale geometria di spazi. Attualmente, oltre ai locali del piano terra destinati alle riunioni e agli uffici dei dipendenti Total dislocati nei dodici piani superiori, la torre ospita al 14° piano una sala esposizione, che da quest’anno è accessibile alle scolaresche, mentre lo spazio al 16° piano è disponibile in locazione per eventi esterni. In questo modo, la magnifica vista offerta dalla torre su Europacity, il quartiere in continua espansione che occuperà 40 ettari di terreno lungo la Heidesstraße, a Nord della stazione centrale della città, non sarà uno TT 13spettacolo riservato solo ai dipendenti Total. Inoltre, un nuovo edificio progettato da Barkow Leibinger è già in fase di costruzione lì accanto, con termine dei lavori previsto entro il 2015: si tratta di Monnet 4, un complesso edilizio di 6 piani, che riprende il linguaggio architettonico della torre Total.

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