A conferma del lento ma incoraggiante miglioramento dell’economia reale, dall’analisi degli ultimi bilanci depositati dalle imprese italiane complessivamente si registra un recupero di redditività con Roe, Roi Ros e Ebitda Margin in aumento. Un solo importante settore sembra al momento essere rimasto sostanzialmente al “palo”: quello delle costruzioni. È quanto rilevato nell’ambito di uno studio realizzato da CRIF Credit Solutions – Management Consulting. Studio dal quale emerge come nel panorama nazionale circa il 16% del totale delle imprese attive, pari a 130.580 unità, siano classificabili come aziende TOP PERFORMER (ovvero ad alta redditività ed alto equilibrio finanziario). Di queste, il 12.4%, pari a 12.566 imprese, ha alta dinamicità e basso rischio di credito, caratteristiche che consentono di classificarle come imprese STAR. Nella mappa rischio/redditività presentata nello studio si nota un’ampia variabilità nel posizionamento dei diversi settori. Nello specifico, come accennato in apertura, risultano essere ancora critiche le condizioni delle imprese operanti nelle costruzioni, attività che in termini di rischio 
di credito continuano a collocarsi al livello più alto, mentre si conferma l’eccellenza di quello attive nel comparto chimico – farmaceutico. Eccellenza testimoniata secondo lo studio sia dall’elevata redditività che dal basso tasso di default. L’individuazione di questi cluster da parte di CRIF ha l’obiettivo di selezionare le eccellenze della nostra economia e di definirne le caratteristiche dimensionali, territoriali, economico finanziarie e settoriali. Esercizio realizzato su tutti i settori che ha permesso di identificare buone realtà imprenditoriali anche laddove il settore ha registrato performance di scarso livello.
