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Alcoa Portovesme. Entro il 20 gennaio la decisione, probabilmente definitiva, di Glencore

Il costo agevolato a 25 euro a MW/h , ovvero quanto richiesto dalla multinazionale svizzera, dovrebbe preludere al si all’acquisto. Si da non dare comunque per scontato considerando andamento e condizioni di bilancio del colosso svizzero della materie prime

Ceo GlencoreDopo l’avvenuta ufficializzazione da parte della UE  del via libera alle misure di agevolazione per le imprese  – che, come l’Alcoa, offrono servizi di “interrompibilita’” istantanea in Sardegna e in Sicilia – definite dal Ministero per lo Sviluppo Economico per l’abbattimento del costo energetico,  si dovrebbe essere riusciti a superare anche  il maggiore ostacolo posto dalla multinazionale svizzera Glencore  per l’acquisito dell’Alcoa di Portovesme.  Stando a quanto reso noto il costo agevolato a 25 euro a MW/h (esattamente quanto richiesto dalla multinazionale svizzera) viene consentito dalla commissione europea  per due anni ma con possibilità di rinnovo. Rinnovo al quale starebbe già lavorando il MISE come annunciato  dallo stesso Ministro Federica Guidi nell’ultimo incontro tra le parti svoltosi poco prima di Natale. Secondo fonti sindacali oltre alla super interrompibilità  sarebbero pure in corso anche altri accordi bilaterali quale l’annunciata disponibilità di Eph Fiume Santo, produttore di energia, a sottoscrivere un contratto pluriennale ad un prezzo base ridotto. Condizioni che sulla base di quanto definito nel memorandum sottoscritto lo scorso luglio, dovrebbero preludere al si all’acquisto da parte Glencore dello strategico, per l’Italia,  smelter  dell’alluminio. Si da non dare comunque per scontato considerando andamento e condizioni di bilancio del colosso svizzero della materie prime guidato da Ivan Glasenberg (nell’immagine). Dubbio che si dovrebbe presto scogliere essendo la risposta attesa entro il 20 gennaio.

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