appalti pubblici

DDL appalti, ANCE fiduciosa rispetto tempi indicati per i (necessari) decreti delega

Il nuovo impianto dato al Codice per adempiere a quanto indicato da ben 3 direttive UE potrebbe effettivamente segnare una svolta molto positiva ed attesa per il "governo" dei lavori pubblici. Condizionale che si impone considerando che affinché si realizzi nei fatti sarà necessario aspettare l'emendazione dei necessari, e previsti, decreti delega
DDL AppaltiL’approvazione da parte del Parlamento del nuovo Codice degli appalti è un passo fondamentale per una profonda riforma del sistema degli appalti”. Così ha commentato Edoardo Bianchi, vicepresidente ANCE con delega alle opere pubbliche, l’avvenuta approvazione del Dlegs di recepimento direttive UE appalti e concessioni . “In particolare apprezziamo i principi contenuti nella legge volti a promuovere trasparenza, semplificazione e lotta alla corruzione, principi per i quali l’ANCE si è fortemente battuta”. Bene, dunque, il rafforzamento della funzione di vigilanza svolta dall’Anac e le misure antiturbativa,  quali tra le altre il sorteggio dei commissari di gara, tese a favorire l’imparzialità, e i nuovi parametri per l’esclusione delle offerte anomale nelle gare sotto soglia UE. Grande soddisfazione, è stata inoltre espressa per le misure volte a consentire la realizzazione delle opere in tempi e costi adeguati, rafforzando la qualità dei progetti ed evitando l’uso indiscriminato delle varianti. Così come appare fortemente condivisibile lo stop alle deroghe alla normativa ordinaria, che deve valere anche in caso di grandi eventi.  Tra le  critiche “….Appare eccessiva la fase transitoria di 24 mesi per l’adeguamento ai nuovi principi” e non soddisfa neanche la norma che consente alle imprese in stato di crisi di partecipare alle gare. “Per non falsare la concorrenza possono rimanere sul mercato, al più, le imprese in concordato che garantiscano almeno il 40 % dei creditori”, ha ribadito Bianchi. Nel complesso comunque il nuovo impianto dato al Codice  per  adempiere a quanto indicato da ben 3 direttive UE (2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE) potrebbe effettivamente segnare una svolta molto positiva ed attesa per il “governo” dei lavori pubblici. Condizionale che si impone considerando che affinché si realizzi nei fatti sarà necessario aspettare l’emendazione dei  necessari, e previsti, decreti delega. “Apprezziamo l’impegno del Ministro Delrio che ha assicurato il rispetto del termine del 18 aprile per l’approvazione di tutte le norme delegaha dichiarato in merito Bianchi.

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