incentivi fiscali

Oltre 2 milioni di case in cattivo stato. Confartigianato rilancia richiesta stabilità “bonus”

Ricordando quanto emerso da un'analisi diffusa a novembre Arnaldo Redaelli, presidente di Confartigianato Edilizia, ha rilanciato la richiesta di stabilizzazione degli incentivi fiscali previsti per gli interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione degli edifici prorogati di un anno dalla Legge di Stabilita 2016

Confartigianato 1Un quinto delle case italiane è vecchio e in cattive condizioni. Nel nostro Paese sarebbero 2.051.808 gli edifici residenziali in mediocre o pessimo stato di conservazione, quantità pari al 16,8% del totale indicato in 12.187.698.  Percentuale che sale al 21,1% per quelli edificati prima del 1981, mentre la quota si ridurrebbe al 4,7% per quelli costruiti tra il 1981 e il 2011.  A ricordarlo è Confartigianato sulla base dell’analisi diffusa a Novembre su dati Istat,  analisi secondo la quale la situazione risulta essere decisamente peggiore nel Mezzogiorno. Il record negativo viene registrato in Sicilia con il 26,8% del totale degli edifici residenziali in mediocre-pessimo stato di conservazione. Seguono Calabria, con una quota del 26,2%, e Basilicata con il 22,3%. All’opposto, Umbria e Trentino Aldo Adige risultano essere le  regioni con la percentuale più bassa d’Italia la di case in cattive condizioni: 10,7% . Segue la Toscana, dove la quota cresce lievemente (11,5%.).  A livello provinciale il primato negativo viene assegnato a Vibo Valentia dove è più diffuso il cattivo stato delle case (31,4% del totale), seguita da Reggio Calabria Confartigianato 2(31,3%) e Catanzaro (25,8%). Al capo opposto della classifica le provincie più “virtuose” risultano essere Prato (8,2%), Bolzano (8,5) e Siena (8,5%). Le cattive condizioni delle case, oltre a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini, contribuiscono a gonfiare la bolletta energetica delle case. Secondo la rilevazione di Confartigianato, infatti, il comparto residenziale determina il 28,8% dei consumi finali di energia. Più di quanto assorbono i trasporti su strada (27,7%) e l’industria (22,7%).  E pure per Confartigianato la spinta a migliorare la condizione delle abitazioni di molti italiani arriva dai bonus fiscali per ristrutturazioni e risparmio energetico rinnovati dalla Legge di Stabilita 2016 e che andrebbero resi permanenti.  “E’ indispensabile rendere stabili e permanenti, nella misura indicata nella legge di Stabilità 2016, gli incentivi fiscali che consentono di raggiungere più obiettivi: riqualificazione del patrimonio immobiliare, risparmio ed efficientamento energetico e difesa dell’ambiente, rilancio delle imprese delle costruzioni, emersione di attività irregolari”  ha nuovamente sottolineato Arnaldo Redaelli, presidente di Confartigianato Edilizia. Ricordiamo che secondo Confartigianato, la filiera dei settori delle costruzioni e dell’indotto manifatturiero conterebbe complessivamente 680.354 imprese e 1.664.426 addetti. In maggioranza si tratta di piccole aziende: 594.828 micro e piccole imprese fino a 20 addetti dell’edilizia, installazione di impianti e fabbricazione dei mobili, che danno lavoro complessivamente a 1.343.467 addetti. A questi si aggiunge l’indotto manifatturiero in cui operano altre 85.526 imprese e 320.959 addetti (19,3% dell’intera filiera).

 

 

 

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