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Macchine italiane lavorazione del legno: 2015 più positivo delle attese. Stime riviste al rialzo

In evidenza l’exploit sul mercato interno, dove gli ordini crescono addirittura di un terzo (29,6%), mentre l’estero segna un più contenuto 17%. Oltre che in termini tendenziali il dato è particolarmente positivo anche dal punto di vista congiunturale, dal momento che si riferisce ad crescita trimestre su trimestre del 30%. Dato che per quanto possa essere stato verosimilmente influenzato dall’introduzione del super ammortamento nella Legge di Stabilità 2016 indiscutibilmente indica il consolidamento di un trend

Acimall 2015Anno molto soddisfacente il 2015  per il mondo delle tecnologie italiane per la lavorazione del legno; anno decisamente migliore di quanto a suo tempo stimato da Acimall e di quanto ci si potesse attendere. Le linee di tendenza emerse dai positivi dati a preconsuntivo diffusi dalla associazione a metà dicembre pare proprio possano presto essere riviste verso l’alto, pur ricordando che gran parte degli ordini pervenuti nel quarto trimestre dell’anno si rifletteranno sul fatturato 2016. Gli ordini degli ultimi tre mesi 2015, infatti, permettono di guardare al settore sotto una nuova luce: complessivamente l’indagine congiunturale curata dall’Ufficio studi Acimall su un campione di aziende rappresentativo rivela una crescita del 23,3% rispetto allo stesso periodo 2014. In evidenza l’exploit sul mercato interno, dove gli ordini crescono addirittura di un terzo (29,6%), mentre l’estero segna un più contenuto 17%. Oltre che in termini tendenziali il dato è particolarmente positivo anche dal punto di vista congiunturale, dal momento che stiamo parlando di una crescita rispetto al trimestre precedente (ovvero al periodo luglio-settembre 2015) del 30 %  – 7% destagionalizzato –  dato che per quanto possa essere stato verosimilmente influenzato dall’introduzione del super ammortamento nella Legge di Stabilità 2016  a partire dal 15 ottobre indiscutibilmente indica  il consolidamento di un trend di crescita che perdura dai primi mesi del 2014 anche in considerazione dell’ulteriore incremento registrato  dal carnet ordini  che evidenzia 2,8 mesi di produzione assicurata (erano 2,5 mesi a fine 2014). Secondo l’indagine qualitativa il 42% degli intervistati indica un trend di produzione positivo, il 47% stabile, mentre solo l’11% dichiara un livello produttivo in calo.

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