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“Abitare 2016”, gli italiani tornano a sognare la casa di proprietà possibilmente …Smart

Rispetto a 3 anni fa cresce di oltre il 20% il numero di utenti sensibili al risparmio energetico, che cercano edifici in classe A o B: la classe energetica è ritenuta importante dal 65% degli utenti, gli scettici sono il 35%. Appare dunque essere destinata ad aumentare la richiesta di un'abitazione più smart, dove la tecnologia fa rima con risparmio energetico, riqualificazione e ambiente. Stando all’indagine, a rendere i cittadini più consapevoli su questo tema è anche la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali

casa sognoDopo  anni si è finalmente riacceso l’interesse degli italiani per la casa, complici la flessione dei prezzi e un mercato in fermento.  Ed i sondaggi che lo confermano si moltiplicano evidenziandone le diverse sfaccettature.  L’80% del campione di utenti (3.892 persone che nell’ultimo trimestre hanno attivato il servizio di alert per l’acquisto/affitto dal sito Idealista.it) che ha risposto al sondaggio “Abitare 2016” sui nuovi stili abitativi degli italiani, non solo di sono detti più propensi ad acquistare casa che ad affittarla, ma rispetto 3 anni prima risulta essere il crescita di oltre il 20% il numero di utenti che si sono dichiarati  sensibili al risparmio energetico e che cercano edifici in classe A o B: la classe energetica è ritenuta importante dal 65% degli utenti. Appare dunque essere destinata ad aumentare la richiesta di un’abitazione più smart, dove la tecnologia fa rima con risparmio energetico, riqualificazione e ambiente. Stando all’indagine, a rendere i cittadini più consapevoli su questo tema è anche la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali sugli interventi di riqualificazione e di ristrutturazione, prorogate anche per quest’anno. La casa oggi per gli italiani è un luogo tutto da vivere – lo afferma la maggior parte degli intervistati (41%) – si ridefiniscono gli spazi di pura rappresentanza come il salotto, mentre il soggiorno diventa l’ambiente più importante dell’abitazione (50% dei rispondenti). Cresce anche l’interesse per tutti gli spazi all’aperto o dedicati al verde, come il balcone o l’orto condominiale, il terrazzo o il giardino: questi ultimi rappresentano il sogno per 9 italiani su 10, che li considerano gli ambienti che rendono la casa davvero speciale. La camera in più diventa lo spazio per la tata, la badante o gli ospiti, mentre i doppi servizi restano un plus per poco più di un terzo dei rispondenti. Lo stile di arredamento moderno (50,4%), prevale nettamente nelle scelte degli utenti, mentre va affermandosi il classico/moderno, la tendenza emergente secondo il sondaggio. Inoltre, dall’indagine emergono 4 profili con specifiche esigenze abitative: per la famiglia con figli è importante lo spazio gioco non solo per i figli ma anche per i padri (spesso mascherato da studio); bagni separati per genitori e figli; stanza in più per la nonna, la baby sitter o ragazza alla pari. Invece, le famiglie senza figli danno maggiore importanza allo spazio conviviale, chi non ha figli spesso usa la seconda stanza per gli amici, in alcuni casi specifici si cerca molto l’autonomia con degli spazi propri. Le coppie con buona disponibilità economica sono le più attente all’estetica e amano decorare la casa. I single cercano appartamenti tra i 40 e i 60 mq, nell’ordine, con prezzo non superiore ai 150mila euro; per loro la casa deve essere pratica ed efficiente, con un occhio di riguardo per la zona giorno e di intrattenimento, per accogliere amici e parenti. Gli anziani (over 65), invece, spesso desiderano modificare la propria casa a cui sono affezionati per le nuove esigenze: si progettano molti bagni accessibili, camere ampie e cucine a norma; non manca lo spazio dei ricordi o degli hobby ma spesso, quando la casa lo consente, si dedica alla badante una parte dell’abitazione con camera e bagno; per questo gruppo di individui (il 7% del campione), l’ascensore è fondamentale nella scelta della casa. Infine, dall’indagine sono emerse categorie specifiche come gli studenti, famiglie che guardano con interesse al cohousing o persone che possiedono animali in casa, sempre più percepiti come parte della famiglia ma anche qui si evidenziano dei tratti specifici dell’abitare senza però formare un cluster.

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