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Studio settore costruzioni metalliche: mercato, performance aziende ed evoluzione domanda

Reso per la prima volta disponibile anche alle aziende non associate, lo studio si articola articola in tre parti (performace, sviluppo domanda e focus sulle aziende maggiori) e prende in esame l'andamento registrato nei sei anni compresi tra il 2009 e il 2014. Andamento che sembrerebbe indicare una ripresa nel corso del 2016 anche per il mercato italiano

Studio costruzioni metalliche 1Reso disponibile a pagamento da UNICMI lo studio “Il settore delle costruzioni metalliche – Le performance delle aziende e l’evoluzione della domanda” pubblicazione realizzata dall’Ufficio Studi Economici dell’associazione da oggi in vendita nell’area SHOP di Siderweb. Lo studio si articola in tre parti: analisi delle performance di crescita, di redditività, di produttività e della struttura finanziaria del campione Studio costruzioni metallicheaggregato; focus sulle aziende di maggiori dimensioni, con un fatturato superiore ai 10 milioni di Euro;  analisi della domanda e prospettive di sviluppo del settore delle costruzioni, con focus sulla domanda di costruzioni metalliche. “L’obiettivo dello studio, realizzato per la prima volta ed esclusivamente ad uso interno lo scorso anno e riproposto, affinato e definito nel 2016, è una mappatura sistematica dell’andamento del settore dei costruttori metallici operanti nel settore edile civile, industriale e residenziale – ha spiegato spiega Carmine Garzia, responsabile scientifico dell’Ufficio Studi Economici di UNICMI –. Tale selezione e precisione nella realizzazione del database di indagine permette pertanto di indagare in modo preciso l’andamento del settore e di valutare con precisione se e in quale misura le performance del comparto siano migliorate”. Lo studio prende in esame i sei anni tra il 2009 e il 2014, periodo dal quale emerge “una piccola ripresa dovuta principalmente all’uscita di scena di player anche di dimensioni rilevanti dal mercato –  ha sottolineato Garzia –. Si tratta di uno scenario tipico dei momenti finali di una grande crisi“.  Se, come accennato, tra le aziende cadute sotto i colpi della crisi non sono mancati anche player di dimensioni importanti, è allo stesso tempo vero che «le aziende con fatturato maggiore ai 10 milioni di euro, corrispondenti a circa il 30% del campione analizzato –  ha puntualizzato Garzia – hanno evidenziato performance migliori rispetto a quelle di minori dimensioni». Secondo il responsabile dell’Ufficio Studi di UNICMI non mancano indicazioni positive per il comparto delle costruzioni. “Sulla scorta di quanto emerso nell’analisi svolta all’interno della pubblicazione e i successivi e costanti studi che conduciamo – ha dichiarato in proposito – ritengo che un inizio di ripresa possa concretizzarsi nel corso del 2016, anche sul mercato italiano. La selezione permetterà alle aziende di beneficiare maggiormente di una domanda orientata alla stabilità”.

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