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CNA, investire su riqualificazione energetica edificio più redditizio dei titoli di Stato

questo, insieme alle esigenze di difesa del suolo, di manutenzione delle strade e di rigenerazione dei centri storici, uno degli elementi più significativi emersi con chiarezza dall’indagine sull’andamento del mercato delle costruzioni e sulle prospettive di sviluppo del settore realizzata dai centri studi Sintesi e Theorema per conto di Cna Umbria

Cna UmbriaInvestire sulla riqualificazione energetica della propria abitazione? Molto più redditizio che acquistare un titolo di Stato. È questo, insieme alle esigenze di difesa del suolo, di manutenzione delle strade e di rigenerazione dei centri storici, uno degli elementi più significativi emersi con chiarezza dall’indagine sull’andamento del mercato delle costruzioni e sulle prospettive di sviluppo del settore  realizzata dai centri studi Sintesi e Theorema per conto di Cna Umbria. Un’indagine che seppure giustamente focalizzata sulla realtà della regione, coinvolge indirettamente l’intero territorio nazionale considerando che il parco immobiliare in Umbria risulta mediamente meno energivore di quello presentato a livello nazionale. Studio che non si è fermato alla registrazione degli effetti anche localmente drammatici della crisi su tutto il comparto allargato dell’edilizia, ma ha  analizzato nel dettaglio gli effetti economici positivi che potrebbero derivare dall’adozione di alcune misure a cominciare dall’efficientamento energetico di abitazioni ed edifici ad altro uso.  “In Umbria il 46% delle abitazioni e il 44% degli edifici appartiene alla categoria degli immobili energivori – ha in proposito dettagliato Pasquale Trottolini, responsabile regionale di Cna Costruzioni -. Si tratta di circa 110mila costruzioni in classe energetica G, con un consumo annuo stimato pari a 175 kwh al metro quadro. Appare chiaro, quindi, come intervenire sulla riqualificazione energetica di questi immobili si tradurrebbe non solo in un beneficio in termini ambientali, ma in un risparmio concretissimo sulle bollette e in un aumento del valore commerciale dell’immobile, tali da ripagare l’investimento fatto nel giro di pochi anni. Secondo le nostre proiezioni sarebbe molto meglio che investire la stessa cifra per acquistare un buono ordinario del Tesoro”.

 

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