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Osservatorio ANCE: mercato costruzioni ancora fermo. Ripresa rimandata al 2017

A fronte dell'1% di aumento degli investimenti in costruzioni indicato in precedenza le nuove stime formulate per il 2016 segnenoo un +0,3%, aumento ritenuto trascurabile e sicuramente del tutto insufficiente a creare condizioni di effettiva ripresa

Ance 1Presentato da ANCE  l’”Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni” studio che evidenzia come nella prima parte del 2016 le aspettative di ripresa del settore delle costruzioni  formulate a fine dello scorso anno non sembrano ancora avere trovato conferma. Previsioni che, ricordiamo, stimavano un aumento dell’1% degli investimenti. Stima che considerando l’andamento fortemente altalenante dell’indice di produzione nei primi 4 mesi del 2016 è la battuta d’arresto fatta segnare dall’andamento degli appalti sembra ora essere irraggiungibile. Secondo lo studio illustrato dal presidente dell’ANCE, Claudio De Albertis (nell’immagine a sinistra), dal vicepresidente Rudy Girardi e dal responsabile del Centro Studi , Flavio Monosilio, le nuove stime formulate per gli investimenti in costruzione per il 2016 segneranno un +0,3%, aumento trascurabile e sicuramente del tutto insufficiente a creare condizioni di effettiva ripresa. Prosegue la sofferenza del segmento residenziale, che nel primo trimestre 2016 è stato contrassegnato da una ulteriore riduzione dei finanziamenti per investimenti dell’11,1%, che si va ad aggiungere al -10,6% del 2015, caduta che in termiAnce 2ni di valori è oramai prossimi ad essere bilanciata dagli investimenti in riqualificazione degli immobili che a fine anno dovrebbero aumentare di 1,3 miliardi, ossia delll’1,9% in più rispetto al 2015. Dato che a sicuramente beneficiato del potenziamento fino a dicembre 2016 degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per l’efficientamento energetico. Nonostante i tentativi di incentivazione degli affidamenti, e la promessa di una riduzione dei tempi di pagamento da parte della PA, l’accesso al credito continua ad essere estremamente problematico per le aziende del comparto costruzioni e finiture, mentre la domanda di credito sarebbe ulteriormente aumentata. Oltre il 32% delle imprese aderenti all’indagine ANCE ha dDe Albertisichiarato di avere una crescita del fabbisogno finanziario per sostenere gli investimenti. La mancanza di liquidità diventa un problema ancora più rilevante soprattutto per le imprese che operano con la PA, che continua a pagare in ritardo nonostante gli impegni fissati dalla Direttiva europea. Nei primi sei mesi del 2016, infatti, le imprese che realizzano lavori pubblici sono pagate mediamente dopo 168 giorni, contro i 60 giorni previsti dalla normativa. Dato che se confermato va ad interrompere un trend di diminuzione dei tempi di pagamento in atto dal 2014 per gli sforzi fatti dalle istituzioni. Rimandandovi alla lettura del numero di settembre di “serramenti + design” segnaliamo ancora che per il 2017 le previsioni, basate sull’attuale trend, indicano una nuova flessione dei livelli produttivi dell’1,2% in termini reali su base annua, con una riduzione del 3,6% delle opere pubbliche, del 3% della nuova edilizia residenziale e dello 0,2% nel comparto delle ristrutturazioni. Per scongiurare questi effetti secondo ANCE è necessario intervenire con politiche adeguate per il settore destinate a definire: un periodo transitorio del nuovo codice degli appalti; la messa a regime degli incentivi potenziati per la ristrutturazione edilizia e per la riqualificazione energetica, rimodulati, questi ultimi, in modo da premiare gli interventi che consentano di ottenere i migliori risultati in termini di risparmio energetico; norme finalizzate a favorire interventi di “sostituzione edilizia”, che implicano la demolizione e ricostruzione dell’esistente, anche con incrementi volumetrici, le agevolazioni per la permuta tra vecchi edifici e immobili con caratteristiche energetiche completamente rinnovate e la proroga, per un ulteriore triennio, della detrazione Irpef pari al 50% dell’IVA dovuta sull’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B, introdotta dalle legge di Stabilità 2016 ed in scadenza al 31 dicembre 2016. In questo scenario, per il settore delle costruzioni la previsione Ance per il 2017 è di una crescita dei livelli produttivi dell’1,1% in termini reali su base annua.

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