economia

Istat conferma Milano, Bolzano e Bologna le province più ricche del Paese. Calano le costruzioni

In calo il valore aggiunto pro capite derivante dal settore delle Costruzioni che non supera i 2mila euro in tutte le province italiane. Le province che presentano il valore aggiunto pro capite più basso sono quelle di Medio Campidano, Agrigento, Barletta-Andria-Trani

istat-pro-capiteDiffusi oggi da Istat i nuovi dati della contabilità regionale e provinciale, coerenti con le stime a livello nazionale pubblicate a settembre 2016. Conti economici che pure per il 2014 indicano essere la provincia di Milano la più ricca in termini di valore aggiunto per abitante prodotto (circa45mila euro), seguono Bolzano (36mila) e Bologna (34mila). Dal punto di vista dell’importanza dei segmenti produttivi, il contributo maggiore in termini assoluti è fornito quasi ovunque dal settore dei Servizi alle imprese, finanziari e immobiliari (che a livello nazionale pesa per il 29%), con circa 18mila euro per abitante a Milano e circa 11mila a Roma. Anche l’apporto dei Servizi del commercio, di ristorazione e dei trasporti e telecomunicazioni è più elevato per la provincia di Milano (13mila euro per abitante); seguono Bolzano con 10mila euro e Bologna e Genova con 9mila euro. Per quanto concerne i Servizi pubblici e gli altri Servizi privati alle famiglie, le province con i maggiori contributi sono Bolzano, Aosta, Roma, Trieste e La Spezia (8mila). Il contributo dell’Industria è rilevante in molte province del Nord-est, in particolare in quelle di Modena (11mila euro), Vicenza (10mila euro) e Parma, Reggio nell’Emilia, Bergamo e Lecco (9mila). Il valore aggiunto pro capite derivante dal settore delle Costruzioni è in calo e non supera i 2mila euro in tutte le province italiane. Infine, l’Agricoltura fornisce il contributo più significativo (con circa 2mila euro di valore aggiunto per abitante) nelle province di Bolzano, Mantova, Pistoia e, nel Mezzogiorno, in quelle di Ragusa e Oristano. Le province che nel 2014 presentano il valore aggiunto pro capite più basso sono quelle di Medio Campidano, Agrigento, Barletta-Andria-Trani, Cosenza, Vibo Valentia e Siracusa, con circa 13mila euro per abitante, contro 23,9mila euro a livello nazionale. All’interno delle province con valore aggiunto pro capite inferiore alla media nazionale si individuano alcuni segmenti produttivi importanti a livello locale, tra i quali spiccano quello dei Servizi tradizionali nelle province di Livorno (7mila euro), Savona, Alessandria, Imperia, Cagliari, Olbia-Tempio e Reggio-Calabria (6mila euro) e quello dell’Industria a Vercelli e Fermo con circa 7mila euro.

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