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Numero fallimenti imprese in calo nel 2016; meno nel settore delle costruzioni e al sud

La fotografia scattata da Unioncamere-InfoCamere indica che a portare i libri in tribunale l’anno passato sono state in media 1,9 imprese ogni mille registrate negli archivi delle Camere di commercio

chiuso-per-fallimentoStando a quanto emerge dall’analisi rilasciata da Unioncamere-InfoCamere, nel 2016 è proseguito il calo dei fallimenti tra le imprese del tessuto produttivo nazionale. Nel 2016 i fallimenti sono scesi del 7% nei primi undici mesi attestandosi a poco più di 1.000 al mese. In totale risultano essere state 11.655 le procedure fallimentari aperte dalle imprese tra gennaio e novembre dello scorso anno, contro le 12.583 dell’analogo periodo dell’anno precedente. A livello settoriale è quello del commercio a mostrare i progressi più marcati, con un calo a due fallimenti-unioncamerecifre delle procedure fallimentari che sfiora la soglia del 12%. Più contenute, invece, si presentano le riduzioni nell’industria e soprattutto nelle costruzioni, dove i fallimenti hanno fatto registrare una flessione rispetto ai livelli del 2015 dell’ordine del 6%. Tuttavia in termini assoluti il commercio appare ancora il settore più pesantemente colpito dal fenomeno: 2.705 procedure fallimentari aperte tra gennaio e novembre 2015, pari al 23,2% del totale fallimenti. Seguono le costruzioni con 2.380 eventi aperti (20,4%) e l’industria manifatturiera con 2.187 (18,8%). Dal punto di vista geografico la flessione dei fallimenti rispetto al 2015 ha riguardato tutte le aree della Penisola, fatta eccezione per Sardegna (+19,3%), Basilicata (+14,3%) e Sicilia (8,8%). In termini assoluti, la regione con il maggior numero di procedure aperte è la Lombardia (2.511), seguita dal Lazio (1.373) e dal Veneto (1.031). Ed è ancora la Lombardia in vetta nella classifica regionale per incidenza dei fallimenti sul tessuto imprenditoriale locale, con 2,6 nuove procedure ogni mille imprese. Ma al secondo posto si colloca questa volta la Toscana (2,3), seguita a ruota dal Lazio (2,2). Sul fronte opposto è la Basilicata a detenere il tasso di fallimenti meno elevato sul totale imprese (0,9 procedure aperte ogni mille imprese), rincorsa dalla Valle d’Aosta (1,2) e, dal tandem, Calabria e Puglia (1,4). La contrazione del flusso di nuovi fallimenti si registra in tutte le principali forme giuridiche, con l’eccezione di un incremento nel settore delle cooperative e consorzi.

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