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Andamento costruzioni Emilia Romagna. Riprende (lievemente) la crescita ma non l’occupazione

Secondo l’osservatorio regionale di Unioncamere, il comparto edile chiude il 2016 con il volume d’affari in crescita dello 0,4%. In contrazione l’occupazione (-6,2%)anche per effetto delle1.185 imprese (-1,7%), in gran parte ditte individuali e società di persone, che nel 2016 hanno cessato l’attività

Inversione di tendenza per l’edilizia nel 2016 in Emilia Romagna che come in Lombardia segna una leggera crescita in termini di volumi d’affari: Crescita che tuttavia non frena la perdita di occupazione e la riduzione del tessuto produttivo regionale. Questa la sintesi che emerge dall’indagine sulla congiuntura delle costruzioni realizzata in collaborazione tra Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna. Nel quarto trimestre il volume d’affari a prezzi correnti risulta essere tornato ad aumentare (+0,4 %) contribuendo così a fissare proprio sullo 0,4% l’aumento, decisamente lieve, registrato a chiusura di 2016 . Il saldo dei giudizi tra la quote delle imprese che rilevano un aumento o un a riduzione del volume d’affari rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno è salito leggermente a quota 5,9. Si conferma la correlazione positiva tra dimensione d’impresa e andamento del volume d’affari. Stando ai dati rilevati, la tendenza positiva non ha interessato le piccole imprese (-0,3%), ma è andata soprattutto a vantaggio delle grandi imprese con 50 e più dipendenti (+2,3%). Ulteriore diminuzione di fatturato per micro e piccole imprese che in parte spiega l’ulteriore contrazione registra sia in termini di occupati che di numerosità di aziende attive localmente. Secondo Istat, in media, nel 2016 gli occupati nelle costruzioni in Emilia Romagna sono risultati poco più di 100 mila, con una forte diminuzione (-6,2%) rispetto all’anno precedente e una tendenza negativa più marcata di quella nazionale (-4,4%). Nel 2016, nel complesso delle varie gestioni le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni risultano ammontare a quasi 7 milioni 407 mila, con una flessione dell’11,5%. A fine 2016, le imprese attive localmente nelle costruzioni ammontano 66.979, ovvero il settore costruzioni risulta avere ha perso localmente 1.185 imprese (-1,7%) in un anno. La riduzione risulta essere più ampia tra quelle operanti nei lavori di costruzione specializzati (-648 unità, -1,3 per cento), ma più rapida per le attive nella costruzione di edifici (-3,0%, -518 attività). La diminuzione è determinata soprattutto dalle ditte individuali (-2,2%, 1.033 unità), ma la tendenza negativa è più forte per le società di persone (-4,2%), che risentono negativamente dell’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata. Rapida appare essere pure la flessione per  consorzi e cooperative (-3,8 %), mentre grazie alla normativa citata, risultano in aumento solo le società di capitali (+1,8 %).

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