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Il clima di fiducia tiene solo nel settore costruzioni. In particolare tra le imprese specializzate

Pur tenendo conto della stagionalità, è significativo comunque il rilevare come tra i settori produttivi monitorati solo tra le imprese di costruzione l’indice del clima di fiducia risulti mantenersi sostanzialmente stabile , nonostante presenti un sensibile peggioramento dei giudizi sull’andamento di ordini e/o piani di costruzione

A maggio 2017 sia l’indice del clima di fiducia dei consumatori che quello composito relativo alle imprese  reso noto dal bollettino ISTAT risultano in diminuzione passando rispettivamente da 107,4 a 105,4 e da 106,8 a 106,2. I giudizi dei consumatori circa la situazione economica del Paese sono stabili, ma peggiora quelli relativi alle aspettative  per i prossimi mesi. Per il secondo mese consecutivo peggiorano pure le attese sull’andamento dell’occupazione, mentre le opinioni dei consumatori circa l’andamento dei prezzi al consumo rileva un calo della quota dei consumatori che ritengono i prezzi aumentati negli ultimi 12 mesi (da -9 a -11 il saldo) tuttavia cresce la quota di coloro che si aspettano un incremento nei prossimi 12 mesi. Il peggioramento delle aspettative sull’andamento del nostro contesto socioeconomico si estende pure all’attività attesa delle imprese che complessivamente risulta anch’essa indicare una flessione seppure di entità minore rispetto a quella rilevato tra i “consumatori” flettere. Pur tenendo conto della stagionalità, è significativo comunque il rilevare come tra i settori produttivi monitorati solo tra le imprese di costruzione l’indice del clima di fiducia risulti mantenersi sostanzialmente stabile (l’indice passa da 128,0 a 128,1) nonostante presenti un peggioramento dei giudizi sull’andamento di ordini e/o piani di costruzione. Scompattando il dato generale non suscita però sorpresa il rilevate che le attese migliorano nel comparto relativo all’ingegneria civile (l’indice passa da 122,4 a 123,3) e in quello dei lavori di costruzione specializzati (da 136,9 a 142,2), mentre  registra un deciso tra le imprese dedite alla costruzione di edifici (da 113,1 a 104,2). Unica tipologia di attività per la quale si registra anche un peggioramento anche degli ordinativi. Spostando l’osservazione sulle imprese manifatturiere risultano in peggioramento i giudizi su andamento ordini e attese di produzione, mentre si segnala in lieve decumulo per le scorte di magazzino. Dettagliando ulteriormente i dati in merito ai comparti economici, l’indice del clima di fiducia risulta salire leggermente tra le imprese che producono beni di consumo (da 103,0 a 103,9); scendere tra quelle produttrici di beni intermedi e dei beni strumentali. I giudizi sugli ordini migliorano leggermente nei beni di consumo, peggiorano invece nei beni intermedi ed in quelli strumentali; le attese di produzione risultano in lieve miglioramento nei beni di consumo, ma scendono nei beni intermedi ed in quelli strumentali. Il saldo relativo ai giudizi sulle scorte è in diminuzione nei beni di consumo ed in quelli strumentali, risulta invece stabile nei beni intermedi.

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