A seguito di una perizia che aveva evidenziato il forte rischio sismico della residenza dell’ambasciata tedesca a Santiago del Cile, caratterizzato da una prestigiosa struttura d’epoca con facciata neoclassica, è stato implementato un articolato progetto di ristrutturazione che ha previsto interventi importanti sia a livello antisismico, sia di risparmio energetico, nel rispetto delle vigenti norme di tutela degli edifici con vincolo storico architettonico.
Seguendo la procedura di assegnazione definita, il progetto è stato aggiudicato a un team di architetti di origine sia tedesca che cilena: la FAR Frohn & Rojas Planung GmbH, i cui responsabili, infatti, –Marc Frohn e Mario Rojas – vivono rispettivamente, l’uno a Berlino e l’altro a Santiago del Cile.
Dal punto di vista del consolidamento antisismico, l’intervento si è concentrato sul rinforzamento della struttura portante. “Per ridurre al minimo gli interventi, l’interno dell’edificio è stato dotato di un nucleo in cemento armato su tutti i piani.
Nel corso di tale intervento sono stati rinnovati anche tutti gli impianti tecnici, le opere murarie di finitura, le facciate e le finestre, come anche gli impianti esterni, sempre nel rispetto dei vincoli di tutela dell’edificio”, ha spiegato Oliver Heckel, responsabile di progetto per beni immobili ubicati all’estero presso l’Ente federale per l’edilizia abitativa e la pianificazione territoriale (BBR).
Sicurezza sismica e risparmio energetico
La terra cilena ha purtroppo confermato la sua vocazione sismica solo circa due settimane dopo la consegna dell’edificio con scosse con intensità di 8,2 della scala Richter. L’edificio così ristrutturato non ha però risentito in alcun modo di tali turbolenze. Un edificio che ora rispetta anche le regole di efficienza energetica.
L’importanza dell’efficienza energetica è riconosciuta da tempo in Cile, anche se non risulta
del tutto vincolante. “Dal 2011 vige, infatti, un sistema di classificazione dell’efficienza energetica degli immobili, tuttavia ancora su base volontaria“ ha spiegato Mario Rojas.
Per avere direttive chiare, a tale proposito, il BBR ha fatto esaminare la residenza dell’ambasciatore sulla base dei più rigorosi requisiti dell’Ordinanza tedesca in tema di risparmio energetico (EnEV). La simulazione effettuata sull’edificio ha dimostrato che era possibile migliorare il bilancio energetico in misura rilevante e in modo sostenibile, installando nuove finestre.
Per le certificazioni richieste dal BBR, inusuali in Cile, lo studio FAR ha quindi contattato la LIP GmbH di Bad Salzuflen, azienda specializzata in porte e finestre isolanti di sicurezza che – per la sostituzione delle finestre con traversini – ha optato per i doppi vetri isolanti della Nowak Glas di Bochum con distanziatori Thermix di Ensinger e in parte con listelli Thermix.
Piena sicurezza con tolleranze minime
Come noto i distanziatori Thermix sono realizzati in materie plastiche altamente termoisolanti e sono dotati di una barriera antidiffusione in acciaio inossidabile. Ottimizzano il taglio termico dei pannelli di vetro isolante e, riducendo al minimo la formazione di condensa al bordo del vetro, rendono possibili finestre con un ottimo valore UW.
“Inoltre, Thermix è rigido e più stabile rispetto ai distanziatori morbidi”, ha aggiunto Andreas Mertens, direttore vendite della Nowak Glas. “Un fattore vantaggioso per i grandi formati di vetro e per i vetri di sicurezza stratificati”. È stato proprio l’amministratore della LIP-GmbH, Wolfgang Olschewksy a curare personalmente il progetto, effettuando in loco i rilievi e le misure delle 55 finestre, che presentano una superficie totale di 235 m2.
Grazie a questo intervento, le nuove porte e finestre di sicurezza con telai in legno di quercia garantiscono temperature costanti all’interno della residenza con un Uw di 1,3 W/m2K.
