prove antieffrazione

Resistenza effrazione porte, finestre… Al lavoro per norma su “interpretazioni” prove

Siglato UNI1606044 il progetto potrebbe portare entro fine anno alla pubblicazione di una norma (sempre volontaria) che si spera possa avere anche benefici effetti  sul controllo della produzione dei serramenti per i quali si dichiarano tali caratteristiche

Resistenza effrazione porte, finestre... Al lavoro per norma su “interpretazioni” proveMentre si approssima la pubblicazione delle attese 2° e 3 ° parte la UNI 11673 relativa alla posa in opera dei serramenti, in aprile è terminata pure la fase di inchiesta  pubblica preliminare di un’altra possibile norma molto importante per operatori ed acquirenti finali: quella destinata a contenere le tante “libere interpretazioni” esistenti su come applicare e condurre le prove antieffrazione previste dalle norme UNI EN 1627, UNI EN 1628, UNI EN 1629 e UNI EN 1630.

Progetto di norma siglato UNI 1606044 che potrebbe portare entro fine anno alla pubblicazione di una norma (sempre volontaria) che si spera possa avere anche benefici effetti  sul controllo della produzione dei serramenti per i quali si dichiarano tali caratteristi.  Serramenti, in particolare porte blindate, che in passato non si sono spesso dimostrati (ricordiamo in proposito i test di verifica condotti da Altroconsumo) rispondere alle caratteristiche di resistenza dichiarate.

Dal titolo “ Porte pedonali, finestre, facciate continue, inferriate e chiusure oscuranti – Resistenza all’effrazione – Istruzioni e raccomandazioni per l’applicazione della UNI EN 1627, UNI EN 1628, UNI EN 1629 e UNI EN 1630”  su tale progetto è attivo in UNI Gruppo di lavoro 12 della commissione Prodotti, processi e sistemi per l’organismo edilizio in considerazione del fatto che: “ l’applicazione delle normative europee sulla resistenza all’effrazione dei serramenti ha fatto emergere svariati aspetti lacunosi che hanno dato adito a discrezionalità di interpretazione da parte dei laboratori di prova e del mercato stesso, in particolare per quanto attiene alle modalità di esecuzione delle prove, all’intercambiabilità dei componenti e degli accessori e alla conseguente affidabilità della classificazione.

Scopo quindi del gruppo di lavoro quello di definire i requisiti di classificazione che consentono di rappresentare in dettaglio le prestazioni dei prodotti oggetti di prove e fornire indicazioni e raccomandazioni per l’esecuzione delle prove di carico statico, carico dinamico e attacco manuale, specificandone le corrispondenti classi di resistenza all’effrazione, utili ai fini di una scelta comparativa del livello di sicurezza dei prodotti.

Norma che interesserà  porte pedonali, finestre, porte finestre e facciate continue, inferriate e chiusure oscuranti e dovrebbe permettere agli operatori  (fabbricanti, associazioni, laboratori di prova, esperti settoriali, tecnici e progettisti) di avere condiviso elemento di chiarezza su come applicare e condurre le prove previste dalle norme UNI EN 1627, UNI EN 1628, UNI EN 1629 e UNI EN 1630 e “nel contempo di caratterizzare e classificare al meglio i prodotti presenti sul mercato, al fine di rendere oggettivo e comparabile il livello di sicurezza dei manufatti.”

Considerando l’importanza di tali aspetti confidiamo di poterne presto leggere il testo aggiornato in fase di inchiesta pubblica finale.

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