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“Best Managed Companies”, Gruppo Master tra le 46 aziende premiate da Deloitte

Le aziende vincitrici, distribuite su tutto il territorio nazionale, hanno registrato in media una crescita del fatturato del 20% e un incremento del risultato netto del 13,5%. ma più dell'incremento di fatturato è l’eccellenza dei prodotti e servizi il vero fattore differenziante (indicato dal 63%) indicato come determinate dalle aziende vincitrici

Il Gruppo Master è tra le 46 aziende insignite del “Deloitte Best Managed Companies”, ovvero  è tra le aziende che si sono distinte per strategia, competenze e innovazione, impegno e cultura aziendale, governance e performance, internazionalizzazione e sostenibilità.

Riconoscimento consegnato ieri presso la Borsa Italiana nell’ambito dell’iniziativa Deloitte sostenuta da ALTIS Università Cattolica, da ELITE – il programma del London Stock Exchange Group che supporta lo sviluppo e la crescita delle imprese ad alto potenziale – e da Confindustria.

“Best Managed Companies non è solo un award, ma anche un programma di crescita per le realtà aziendali, che anche quest’anno hanno avuto la possibilità di essere supportate da professionisti Deloitte ed esperti durante il loro percorso di candidatura e self assessment su fattori critici di successo, quali strategia aziendale, competenze e innovazione, impegno e cultura aziendale, governance e performance finanziarie, internazionalizazione e CSR – con l’obiettivo di potersi confrontare con player di livello internazionale in un contesto di business in continuo mutamento” – ha spiegato Andrea Restelli,partner Deloitte e Responsabile del Premio Best Managed Companies.

Le aziende vincitrici, distribuite su tutto il territorio nazionale, hanno registrato in media una crescita del fatturato del 20% e un incremento del risultato netto del 13,5%.  Il settore più rappresentato è quello Manifatturiero (74%), seguito da Informazione e Comunicazione (7%) e Consulenza (4%) a pari merito con Wholesale e Retail.

Tuttavia, il livello di fatturato non è un parametro determinante per la vittoria del Premio; le aziende vincitrici, infatti, considerano l’Eccellenza dei prodotti e servizi il vero fattore differenziante (indicato dal 63%) ma sono importanti anche la Gestione delle relazioni con i clienti (41%), la Promozione dell’innovazione a tutti i livelli aziendali (39%) e una Strategia strutturata e ben definita (32%).

Con l’occasione, Deloitte ha presentato la seconda edizione del report Prospettive Globali per le Aziende Private: Agilità nei mercati in mutamento”, dedicato alle aziende private Aziende nella cui definizione, Deloitte include le imprese familiari, i family office e gli investitori privati, le Piccole Medie Imprese quotate e non, i Private Equity e le medio-imprese. Studio condotto su scala mondiale coinvolgendo 2.550 top manager di aziende private in 30 Paesi, tra cui l’Italia (150 aziende intervistate).

Studio che evidenziato come la maggior parte degli intervistati prevede, nei prossimi 12 mesi, una crescita in sei degli otto KPI indagati (investimento di capitale, costo dei materiali, impiegati a tempo pieno, margine lordo sui ricavi, pricing per beni e servizi, produttività, profitti, ricavi).

La crescita più forte è prevista per ricavi, produttività e profitti, con le società del continente americano che assumono un ruolo guida in termini di aumenti previsti rispetto a quanto percepito in Europa, Medio Oriente, Africa e Asia-Pacifico.

In Italia, i top manager aziendali si attendono in primo luogo una crescita della produttività (75%), seguita da ricavi (74%) e profitti (71%). “I leader delle imprese non percepiscono l’attuale contesto come negativo, bensì come un’opportunità di crescita da cogliere” ha sottolineato Ernesto Lanzillo, Deloitte Private Leader per l’Italia.

Nonostante qualche preoccupazione per la politica commerciale e l’incertezza geopolitica, la maggior parte degli imprenditori che abbiamo intervistato è molto ottimista riguardo alla crescita e ha fiducia nel successo della propria azienda nel prossimo anno, in Italia come nel resto del mondo“.  Questo quanto emerge in breve dallo studio:

  • Ottimismo sul futuro: l’83% delle aziende italiane prevede un trend di sviluppo della propria attività nei prossimi 24 mesi e punta sulla tecnologia
  • Metà dei leader italiani intervistati (48%) prevede di incrementare il numero di dipendenti a tempo pieno
  • La responsabilità sociale come leva aziendale: per il 49% delle imprese italiane è priorità per attrarre dipendenti ed elemento differenziante rispetto ai competitor
  • Fare business nei mercati esteri: il 15% delle aziende indica l’accesso ai mercati esteri come la principale strategia di crescita per i prossimi 12 mesi

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