dl Bilancio 2020

Per FINCO : bene il Bonus 90% per le facciate ora i dettagli

Per  F.IN.CO oltre alla Filiera dei Beni culturali, vengono ritenuti possibili importanti , e positivi, impulsi nei settori dell’efficienza energetica in particolare degli infissi e delle schermature solari

Carla Tomasi Presidente FINCODa un parere critico ad uno sostanzialmente positivo anche per effetto dell’annunciata introduzione del “Bonus facciate”. Così si modifica il giudizio di FINCO sui contenuti resi noti del testo il dl Bilancio 2020  

Avevamo già predisposto un comunicato critico sulla manovra di Bilancio – esordisce in proposito Carla Tomasi Presidente FINCO – con la parziale eccezione della possibile (necessaria) rivisitazione (eliminazione) dell’art. 10 del cosiddetto decreto “Crescita”, ora Legge 58/2019, allorché è arrivata la novità del Bonus facciate. Ciò – insieme al piano manutenzione illustrato dal Ministro De Micheli ed alle risorse stanziate dal Ministro Costa sul tema idrogeologico – ci induce ad un cambio di cifra nel giudizio complessivo circa la suddetta manovra che, per il resto, continua purtroppo ad essere caratterizzata dalla ricorrente e controproducente attitudine a concentrarsi sui soliti noti, specie se titolari di patrimoni immobiliari ancorché piccoli, ed a complicare sempre più gli adempimenti fiscali (vedi ad esempio estensione del regime del reverse charge).

Secondo FINCO il “Bonus facciate” potrebbe costituire non solo uno stimolo al miglioramento estetico delle città come anche dei comuni più piccoli e dei borghi storici (importante sarà il ruolo delle soprintendenze, quanto indispensabile sarà una revisione dei piani colore territoriali), ma anche e soprattutto un rilevante volano economico, incluse interessanti ricadute sul turismo.

“Restiamo comunque in attesa di vederne l’articolato per un giudizio più preciso: il condizionale è infatti d’obbligo perché per ora siamo a due righe riportate al punto 4 della Tabella III ( 1/13) del Documento programmatico di Bilancio 2020. Ciò anche per programmare i lavori – continua Carla Tomasiche scaturiranno da questo bonus, che naturalmente deve essere armonizzato con quelli relativi ad efficienza energetica e sismica (bene l’allargamento alla zona 3). Qualcuno li rimanderà nell’attesa, ma ben di più potrebbero essere coloro che ne inizieranno di nuovi in virtù di questa misura.”         

A differenza di quanto hanno sostenuto alcune imprese del settore che hanno pesantemente criticato l’introduzione a “capocchia” dell’ennesima misura sugli incentivi, per  FINCO oltre alla Filiera dei Beni culturali, vengono ritenuti possibili importanti , e positivi, impulsi nei settori dell’efficienza energetica in particolare degli infissi e delle schermature solari.

“Non possiamo, quindi, che guardare complessivamente con favore a questa iniziativa e del resto non potrebbe essere altrimenti perché sono  agli atti le lettere in tal senso inviate all’allora (ed ora di nuovo) Ministro dei Beni culturali Franceschini ed è ancora registrato l’intervento con questa proposta di Innocenzo Cipolletta, membro del Comitato consultivo della nostra Federazione, in occasione del Convegno per il ventennale FINCO nel 2015 a Milano. 

Riteniamo molto positivo che il Ministro Franceschini appena “rientrato” nel ruolo si sia speso per questa misura in attesa – per quanto concerne più da vicino il suo Dicastero – del piano di finanziamenti per la manutenzione, la conservazione ed il restauro dei Beni culturali tutelati ” conclude Carla Tomasi.

(cortesia immagine  A Noi La Parola)

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