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Riaperte sole produzioni serramenti in legno e PVC. Unicmi scrive a Governo

Richiesto intervento per riparare alla “ingiustificabile discriminazione” attuata attraverso quanto previsto per l’apertura di alcune attività economiche. Attivita che comprendono anche la produzione di porte e finestre in legno ed in PVC ma non quelle in metallo  

Riaperte sole produzioni serramenti in legno e PVC. Unicmi scrive a Governo Dopo aver analizzato quanto indicato dal DCPM del 10 aprile Unicmi, Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell’Involucro e dei serramenti, ha reso noto l’invio di una lettera al Presidente del Consiglio Conte e ai Ministri Patuanelli e De Micheli chiedendo di intervenire subito per riparare alla  “ingiustificabile discriminazione” attuata attraverso quanto previsto per l’apertura di alcune attività economiche.

Attività tra cui figurano pure le produzioni di serramenti ma non di serramenti in metallo.

Fra i codici ATECO rientranti nelle attività produttive che possono essere  riavviate vi è infatti la serie relativa al codice 16 (Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio) che comprende i sottocodici 16.23.10 (Fabbricazione di porte e finestre in legno escluse porte blindate) e la “famiglia” del codice 22.2  (Fabbricazione di articoli in materie plastiche (ad esclusione dei codici: 22.29.01 e 22.29.02) che comprende quindi il codice 22.23.02 (Fabbricazione di porte, finestre, intelaiature eccetera in plastica per l’edilizia).

produzioni serramenti: vulnus da riparare

In proposito Unicmi sottolinea come “Lo stesso allegato 3 invece esclude dalle attività produttive che possono essere in funzione quelle rientranti nei codici ATECO 25.12.10 (Fabbricazione di porte, finestre e loro telai, imposte e cancelli metallici).

Posto che Unicmi non è di certo contraria all’inserimento fra le attività che possono operare quelle relative ai codici della filiera del legno e del pvc, ritiene però assolutamente discriminatorio escludere dallo stesso elenco i codici della filiera dell’alluminio e dell’acciaio. Tale decisione rischia infatti di produrre una grandissima distorsione sul mercato penalizzando una filiera di PMI italiane rispetto ad altre omologhe filiere.”

Da qui la richiesta di “...immediato inserimento delle attività afferenti al codice 25.12.10 …innanzitutto per riparare un vulnus ingiustificabile ma anche per non frantumare gli aspetti sistemici interfiliera riguardanti produzioni e servizi comunque indispensabili, oggi per servizi essenziali (manutenzione e/o installazione di prodotti per ospedali, RSA, etc.) e nell’immediato futuro per la ripresa dell’intero comparto delle costruzioni…

 

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