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GD Dorigo/Door 2000: premiazione contest Accademia Bella Arti Verona

I vincitori del contest lanciato dal gruppo veneto danno prova di ampiezza di visione creativa,soliditĂ  di valori ed empatia con il presente per innovare il design di domani.Pieve di Soligo_

GD Dorigo/Door 2000: premiazione contest Accademia Bella Arti Verona

La sana competizione sulla declinazione al futuro dell’elemento porta tra 60 aspiranti designer dell’Accademia Bella Arti di Verona ha generato un risultato considerevole: ben 28 sono i progetti dalle molteplici declinazioni che sono stati candidati al contest del Gruppo GD Dorigo/Door 2000 e poi esaminati da una giuria di esperti.

Contest nato dalla scelta di lavorare con i giovani, e in particolare con gli studenti di Design dell’Accademia di Belle Arti di Verona, per accogliere i punti di vista di chi, alla propria creatività, sta dando regole e metodi.

L’Accademia scaligera, dal canto suo, ha proposto una sperimentazione innovativa anche sul piano didattico: un workshop dedicato alla progettazione di porte d’interni, guidato dalla professoressa Antonella Andriani e dalla tutor Arianna Mazza, rivolto agli studenti del Biennio magistrale in Italian Strategic Design e agli studenti del Triennio in Design.

Impianto formativo innovativo perché ha previsto che 60 ragazzi lavorassero in micro-team misti Biennio-Triennio in modo che, da un lato, gli studenti del Biennio, futuri strategic designer, potessero sperimentare anche la conduzione di un gruppo di lavoro e che, dall’altro lato, gli studenti del Triennio potessero confrontarsi con i giovani designer del biennio, che hanno già concluso il primo ciclo di studi universitario e che, spesso, in parallelo stanno maturando anche esperienze lavorative al di fuori del mondo accademico.

Cosa può ancora esprimere una porta? Quali valori può incorporare per la società contemporanea? Come può essere innovativa? Come si può sviluppare in modo responsabile e sostenibile? Sono le domande che hanno trovato risposte concrete nelle proposte dei giovani designer, tutte incentrate sia sull’innovazione dei canoni estetici, sia sull’efficace impiego delle tecnologie produttive d’avanguardia di cui l’azienda si è dotata lungo il percorso di ricerca.

Ricerca il cui risultato è stato sottoposto ad un panel di giudici che ben ha rappresentato le angolazioni da cui, nel apporto azienda/designer e azienda/pubblico, ogni progetto viene analizzato: l’occhio dell’azienda con Gianmaria Dorigo, titolare del gruppo GD Dorigo/Door 2000; quello commerciale con Michele Fiorese, direttore commerciale GD Dorigo, e Rodolfo Filippetti, direttore commerciale Door 2000; quello progettuale con Antonella Andriani, designer e professoressa di Design dell’Accademia di Belle Arti di Verona; quello comunicativo con Flaviana Signor, account dell’agenzia creativa Advisionair; Alessandra Barlassina, mente del blog Gucki.

Tutti i 28 progetti presentati hanno superato ampiamente le aspettative dei giurati. In ognuno si percepisce l’energia creativa degli studenti che, complici le diverse provenienze formative e geografiche, anche internazionali, hanno evidenziato i rispettivi background culturali, facendoli in alcuni casi convergere in una sensibilità comune, specchio anche della particolare fase storica attuale.

Ne sono emerse quindi riflessioni sul concetto di spazio, di separazione fisica e simbolica; sul cambiamento fisico e metaforico; sulla natura nelle sue varie manifestazioni e come atto di attenzione verso la salvaguardia; sulla dualitĂ  visibile/non visibile o sogno/desiderio.

“Siamo rimasti davvero colpiti dal lavoro proposto dai gruppi di studio – ha dichiarato Giammaria Dorigo -. Una ricerca appassionata e ricca di spunti, svolta dagli studenti con un approccio sperimentale e lavoglia di sfruttare al massimo il potenziale di personalizzazione degli impianti di ultima generazione; un approccio altrettanto attento alla realizzabilitĂ , consapevole dei vincoli posti dalla tecnologia e dai processi di industrializzazione, all’insegna di una professionalitĂ  matura giĂ  in ambito accademico. È stato davvero molto difficile scegliere i progetti da premiare. Bravissimi i ragazzi, preparati e accompagnati da un’eccellenza, l’Accademia di Belle Arti di Verona. Ci auguriamo possa essere una prima collaborazione da proseguire negli anni.”

I vincitori sono stati ufficialmente premiati ai primi di febbraio presso l’Accademia di Belle Arti nel corso di una lezione in presenza. Primo premio GD Dorigo (con avvio della fase di sviluppo finalizzata all’entrata in produzione) alla porta Warp di Nicola Biasi (Biennio Italian Strategic Design), Sara Mosconi e Camilla Quarti (Triennio Design) che hanno sviluppato il tema della percezione visiva della profonditĂ  e del movimento suscitati dall’utilizzo di griglie prospettiche.

Il secondo premio Door 2000 (anche in questo caso con avvio della fase di sviluppo finalizzata all’entrata in produzione) è andato alla porta Pathos di Antonela Gorgiev (Biennio Italian Strategic Design), Valeria Aliotta e Anna Giordano (Triennio Design) che partendo dalle sperimentazioni di Wassily Kandinsky e Piero Manzoni, hanno indagato le relazioni tra linee, effetti tridimensionali ed emozioni.

Entreranno inoltre nella fase di sviluppo finalizzata all’ingresso nel prossimo catalogo GD Dorigo  le famiglie di porte Made in Italy e Methamorphosis, mentre per Door 2000 le collezioni Galassie e Grandi Maestri.

“La collaborazione tra l’accademia e il gruppo GD Dorigo/Door 2000 – ha dichiarato  Antonella Andriani docente e coordinatrice del Biennio magistrale in Italian Strategic Design dell’Accademia– si inserisce nella volontĂ  di offrire agli studenti la possibilitĂ  di impegnarsi in progetti reali e nell’impegno a generare concrete occasioni professionali per i ragazzi, prima ancora che concludano gli studi.

Desidero sottolineare che, grazie al percorso di ricerca del gruppo imprenditoriale, abbiamo potuto consolidare anche la sperimentazione di una nuova modalitĂ  formativa trasversale al triennio e al biennio di design facendo dialogare i due cicli formativi di livello universitario previsti dal modello 3+2.”

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