Mantenendo sullo sfondo le tragiche incognite legate agli effetti del conflitto aperto dalla Russia con l’invasione dell’Ucraina è stato presentato ieri a Roma da ANCE l'”Osservatorio Congiunturale 2022 sull’Industria delle Costruzioni”.
Presenti Gabriele Buia e Rudy Girardi (rispettivamente presidente e vice presidente di Ance), i risultati dell’osservatorio sono stati dettagliati Flavio Monosilio, Direttore del Centro studi che ha subito premesso come dopo anni di bassa crescita e i duri effetti legati alla pandemia, l’Italia sia tornata ad essere tra i principali Paesi Ue in termini di sviluppo, un risultato ottenuto “soprattutto grazie al settore delle costruzioni che ha rappresentato oltre un terzo della crescita del Pil del +6,5% nel 2021. Gli investimenti nel settore infatti sono cresciuti del +16,4% nel 2021 con numeri da record: produzione +24,3%, occupazione +11,8%, ore lavorate +26,7%.”
Per l’anno in corso le previsioni Ance delineano un ridimensionano con sostanziale tenuta (+0,5%) del mercato. Ridimensionamento soprattutto imputato agli effetti dell’attesa discesa ( -8,5%) degli investimenti in manutenzione ordinaria e straordinaria causata dal ridimensionamento di alcuni bonus edilizi e di un periodo di blocco nella cessione dei crediti in seguito alle continue modifiche normative.
Nel rimandarvi per i tanti di dettaglio ad uno de prossimi numeri di “serramenti design e componenti” va anche positivamente segnalata la forte ripresa degli investimenti in opere pubbliche sostenuto dal Pnrr anche se sulla piena realizzazione del Piano pesano alcune ed aggravate incognite dovute al caro materiali.
Aspetti questi ultimi sui quali Gabriele Buia ha richiamato l’attenzione: “dei 220 miliardi di risorse del Pnrr, 108 miliardi passano per il mondo delle costruzioni, dalla grande infrastruttura al piccolo intervento. Ci sentiamo responsabili di questo grande cambiamento, ma per riuscirci bisogna correre e far funzionare al meglio la macchina”.
Molto deciso il suo intervento sulla questione delle frodi legate all’utilizzo dei bonus edilizi. Frodi da oltre 2 miliardi di euro per le quali “L’Ance si costituirà parte civile in tutti i casi di frode e di malaffare. Non abbiamo niente a che vedere con furbetti e operatori improvvisati”.
A commentare lo scenario disegnato dall’Ance anche l’Amministratrice delegata di Rfi, Vera Fiorani e il Chief economist di intesa San Paolo, Gregorio De Felice che nel suo intervento ha ribadito come le aziende del comparto delle costruzioni siano usciti dalla zona rossa del rischio creditizia valutato dalle banche.