Pensato per i progetti di interior design, Entre-Deux è un elemento decorativo firmato da Alfonso Femia / AF*Design per Albed, che per la prima volta immagina e costruisce il vano porta come un volume di collegamento e di unione, piuttosto che di separazione tra due ambienti. Secondo il progetto, un sottile “quadro” definisce l’identità di questa famiglia di porte a battente, in cui lo stipite diventa un volume e si proietta nello spazio, su uno solo o entrambi i lati, con un profilo dalla sezione leggermente rastremata, oppure con spessore costante, e una profondità di 205 mm, personalizzabile.
Questo “quadro” è realizzato in alluminio in sei possibili finiture (naturale, champagne, oro, bronzo, titano e nero), in pietra naturale o in legno, oltre alla variante con illuminazione integrata.
Nonostante il suo minimalismo formale, grazie alle numerose varianti in termini di finiture Entre-Deux – adattabile a pareti con spessore compreso fra 125 e 100 mm, può essere declinato in numerose configurazioni e un’ampia gamma di scelta per il pannello porta, in vetro trasparente, satinato, riflettente, a specchio, retrolaccato lucido o satinato, lavorato con pattern o con l’inserimento di tessuti e ancora in legno naturale, tinto o laccato in una pluralità di cromie. Le cerniere a scomparsa, testate per 100.000 cicli d’uso, consentono un’apertura a 180°, dunque a spingere e tirare.
La porta Entre-Deux, nelle sue differenti versioni, ha una dimensione massima di 300 cm di altezza e 100 o 120 cm di larghezza. Nella versione in vetro, infine, consente il montaggio arretrato a filo della cornice, per agire direttamente sull’equilibrio degli ambienti. Il modello, inoltre, può essere integrato al sistema di pareti divisorie All Ways di Albed.