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Ad aprile migliora la fiducia delle imprese ma non quella dei consumatori

Nonostante le crescenti incertezze alimentate dal conflitto provocato dall'invasione russa dell'Ucraina, stando a quanto rilevato da ISTAT in aprile l’indice di fiducia delle imprese ha parzialmente recuperato il calo registrato lo scorso febbraio, mentre quelle dei consumatori fanno segnare un ulteriore calo

Da un lato cresce la fiducia delle imprese sull’andamento della propria attivitĂ , dall’altro peggiorano le aspettative delle persone sulle condizioni economiche generali ed individuali.

Un andamento in chiaroscuro quello presentato da ISTAT nella sua rilevazione mensile diffusa ad aprile.

Nonostante le crescenti incertezze alimentate dal conflitto provocato dall’invasione russa dell’Ucraina, stando a quanto rilevato, in aprile l’indice di fiducia delle imprese ha parzialmente recuperato il calo registrato lo scorso febbraio.

Lieve rialzo ( 0,2 punti) principalmente attribuito ad un miglioramento delle attese nel manifatturiero, nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio (rispettivamente sulla produzione, sugli ordini e sulle vendite) e ad una diminuzione del saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino sia nella manifattura sia nel commercio.

Quanto alle componenti degli indici rilevati, ad eccezione dei giudizi sugli ordini nella manifattura tutte le variabili registrano un’evoluzione positiva, mentre nelle costruzioni peggiorano solo le attese sull’occupazione.

Quello che non migliora è l’indice di fiducia dei consumatori che risulta scendere per il quarto mese consecutivo raggiungendo il valore più basso da novembre 2020.

Ad eccezione delle aspettative future, per i consumatori  tutte le componenti dell’indice risultano essere in calo. In particolare, il clima economico scende da 98,2 a 97,3, il clima personale cala da 101,7 a 100,9 e il clima corrente registra la flessione più marcata: da 105,7 a 100,8.

 

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