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Apertura Forum Scenari Immobiliari: presentato l’European Outlook 2023

Con la presentazione dei dati relativi all’European Outlook 2023, si sono aperti i lavori in Liguria del 30° Forum di Scenari Immobiliari. Dati che vendono sia il mercato immobiliare europeo che quello italiano crescere di circa il 10% con prezzi in salita spinti dall’inflazione. Mercato che in In Italia si stima valere un fatturato di 139 miliardi di euro; in calo vengono date le transazioni residenziali sia al termine di quest'anno (-5,3%) che nel 2023 (-5,6%)

Apertura Forum Scenari Immobiliari: presentato l’European Outlook 2023

Con il tema guida “The future is now” ha preso avvio a S. Margherita Ligure  la due giorni di lavori del Forum di Scenari Immobiliari.  Incontro internazionale (giunto alla 30esima edizione)  di analisi e discussione su andamento e prospettive del real estate europeo ed italiano.

Trentesima edizione del Forum che è stata aperta con la presentazione dell’European Outlook 2023. “Quest’anno il Forum raggiunge un risultato importante, con oltre 450 partecipanti, 50 relatori e oltre 10 aziende innovative che si presentano al mercato. La partecipazione così significativa è anche un indicatore della trasformazione del mercato con la presenza di tanti soggetti nuovi e innovativi – ha premesso Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari -.

Un mercato che sta vivendo una fase delicata, all’interno di uno scenario economico che sta affrontando una vera e propria tempesta perfetta – tra guerra, inflazione, post pandemia e crisi politica – scoppiata nel 2022 e che realisticamente continuerà nel 2023.

Per attraversare questo mare i marinai esperti sanno che devono navigare di bolina, con un’andatura a zig-zag per risalire il vento. Un’immagine particolarmente adatta a descrivere la situazione attuale del real estate mondiale.

Dopo due anni particolarmente positivi, le aziende del real estate sono strutturate e con notevoli capacità finanziarie, la forza della domanda è ancora robusta perché basata su innovazione di prodotto e non speculativa, ma le condizioni esterne sono invece negative e cercano di far cambiare direzione al mercato. È il momento di una navigazione più difficile, con skipper esperti e con attenzione a scegliere le direzioni giuste. Ma ogni tempesta è destinata a esaurirsi”.

Mercato immobiliari, quello europeo ed italiano, che stando ai numeri presentati al Forum chiude il 2022 con un fatturato aumentato di quasi il dieci per cento in un anno (9,9%). Incremento che per il mercato italiano vale 140 miliardi di euro .

 

 

Previsioni positive, anche se in calo per il 2023 (+6,5%) per un valore che dovrebbe quindi assestarsi sui  148 miliardi di euro (2° posto fra i cinque principali mercati immobiliari europei). Complessivamente nell’arco degli ultimi dodici mesi (da giugno 2021 a giugno 2022) il volume totale degli investimenti in Europa avrebbe raggiunto la cifra record di 387,3 miliardi di euro, superiore del 35 per cento rispetto al periodo 2020 – 2021. Record al quale si stima farà immediatamente seguito un calo compreso fra il dieci e il quindici per cento rispetto al 2021,  chiuso a circa 360 miliardi di euro.

Tuttavia la solidità dei mercati immobiliari nei principali Paesi europei, rispetto allo scenario congiunturale futuro previsto in calo e ancora carico di incertezza, viene confermata dalle previsioni sui fatturati delle cinque principali nazioni (Germania, Francia, Spagna, Italia e Regno Unito compreso).

Nella media dei cinque principali Paesi la crescita nel 2022 è stimata attestarsi al 12,1% rispetto al 2021. Contributo importante alla crescita dei fatturati globali in termini di valore dalla variazione la positiva crescita dei prezzi registrata  a cui ha evidentemente contribuito l’aumento dell’inflazione degli ultimi mesi.

Nel comparto residenziale si prevede che a fine anno i prezzi delle case nei cinque Paesi più industrializzati registreranno un aumento medio del 4,5% mentre la stima per l’anno successivo è stata indicata  al +6,5 %.

Nonostante l’indicazione diversa rilevata negli ultimi trimestri da OMI, si prevede per l’Italia un calo entro fine anno delle transazioni immobiliari; arretramento stimato  degli scambi del 5,3% per un ammontare di circa 710mila compravendite. Anche per il 2023 si prevede una ulteriore discesa che dovrebbe comunque restare inferiore al 6% (circa 670mila compravendite complessive).

Piuttosto travagliato sul fronte dei prezzi continua risultare il quadro presentato dal comparto retail, mercato che quest’anno dovrebbe comunque registrare una crescita dello 0,8% e presentare un andamento ancora migliore  nel 2023 (+ 4,3% ).

Segnali positivi per il comparto retail arrivano dagli investitori che nella prima parte dell’anno corrente risultano avere aumentato, rispetto al primo semestre 2021, del 31% i loro volumi giungendo a un totale di 10,3 miliardi di euro.

Segnali positivi arrivano anche dal comporto immobiliare della logistica con previsioni seppure con stime più prudenti rispetto agli anni passati. Nella media generale i valori dovrebbero aumentare del 2,9% rispetto allo scorso anno to all’anno , mentre per il 2023 si prevede un aumento di un punto percentuale in più rispetto al 2022.

 

 

 

 

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