Riproponendo come base di discussione quanto presentato nel corso dell’incontro svoltosi a SAIE Bologna 2022, UNICEDIL – Associazione Nazionale Serramentisti , con l’incontro online “Bonus Edilizi: i rischi sulle detrazioni fiscali dei serramenti ” è tornata a fare il punto sull’operazione windows come è stata denominata l’operazione definita a seguito della problematiche legata alla non corretta/mancanza/indebita marcatura CE dei serramenti la cui obbligatorietà, vale la pena ricordarlo, risale al 2010.
Operazione windows che sarà ulteriormente ampliata nel corso del 2023 e che pone l’offerta al mercato di serramenti sotto il mirino delle autorità competenti sul tema della sicurezza prodotti mettendo anche a rischio l’eventuale richiesta o già avvenuta concessione delle detrazioni fiscali previste dai bonus edilizi.
Tematica che continuiamo a monitorare dal 2019 perché la marcatura CE conferma al mercato e all’acquirente che il prodotto finito è in grado di fornire determinate prestazioni per i requisiti regolamentati in relazione agli impieghi previsti.
Marcatura CE rispetto alla quale i costruttori di serramenti, facciate continue, chiusure oscuranti, tende esterne, cancelli e porte commerciali, industriali e da garage, evacuatori di fumo e calore devono OBBLIGATORIAMENTE uniformarsi per poter vendere il propri prodotti nell’Unione Europea.
Eppure: “Sono più di 200 i soggetti che sono stati denunciati penalmente per indebita apposizione della marcatura CE e, oltre 400, sono state invece le sanzioni erogate per omessa redazione della “dichiarazione di prestazione” – spiega in una nota Francesco Siervo, presidente UNICEDIL-.
Sono questi alcuni dei risultati dell’Operazione “Windows” condotta sull’intero territorio nazionale dalla Guardia di Finanza, che ha reso noto durante il Convegno “Bonus edilizi: i rischi sulle detrazioni fiscali dei serramenti in caso di controlli sulla marcatura CE da parte della Guardia di Finanza”, organizzato da UNICEDIL in collaborazione proprio con la G.d.F.
Ricordo che durante l’evento che si è svolto in occasione del SAIE 2022 di Bologna, insieme al T. Col. Francesco Basile del S.I.A.C – Nucleo Speciale Beni e Servizi della G.d.F., abbiamo fatto il punto della situazione per informare e sensibilizzare le imprese e i consumatori sulle norme che regolamentano il settore della carpenteria metallica e dei serramenti in tema di sicurezza prodotti, affinché tutti gli operatori della filiera possano lavorare con regole certe e trasparenti, per un mercato più equo e di contrasto alla concorrenza sleale.
Ma non solo: senza un’adeguata documentazione CE degli infissi installati si rischiano di perdere anche le detrazioni fiscali derivanti da bonus edilizi.
Purtroppo pensavamo che il tema sulla sicurezza prodotti fosse stato recepito dalle imprese del nostro settore, invece, da un ennesimo sondaggio che abbiamo effettuato quest’anno e soprattutto in relazione alle continue segnalazioni che ci pervengono in associazione, abbiamo riscontrato che la marcatura CE dei serramenti e dei prodotti della carpenteria metallica risulta ancora un argomento ostico in merito proprio agli adempimenti normativi obbligatori per legge.
Dal sondaggio, infatti, risulta che la maggioranza delle imprese non sono del tutto consapevoli dei rischi che corrono in relazione alle sanzioni della legge n. 106/2017, che possono arrivare fino a €. 50.000 euro e fino a 6 mesi di reclusione.
Da diversi anni stiamo cercando di avvisare le imprese sulla necessità di adeguarsi alle normative vigenti e sui controlli della Guardia di Finanza, organizzando webinar e convegni a livello nazionale, oltre a svolgere verifiche gratuite, tramite la nostra area tecnica, sulle documentazioni obbligatorie che il fornitore deve rilasciare al cliente assieme alla fattura.
Non a caso, al SAIE 2022 di Bologna, abbiamo allestito uno stand e un apposito “infopoint CE” con la Guardia di Finanza, proprio per offrire informazioni gratuite a tutela delle imprese e degli operatori del settore. E nonostante i rischi per le imprese siano tanti, molti imprenditori sono convinti che la Guardia di Finanza non faccia i dovuti controlli nel settore. Ma questo è assolutamente sbagliato e le sanzioni inflitte durante l’Operazione Windows, ne sono una conferma.
E’ quindi quanto mai evidente che considerare la marcatura CE solo come una mera formalità è riduttivo perché riguarda anche l’immagine e la credibilità dell’azienda, oltre che garantire la sicurezza del prodotto e la tutela del consumatore. Anzi, la marcatura CE, diventa un’opportunità e un fattore che qualifica il lavoro. La collaborazione con la Guardia di Finanza serve per tutelare il mercato, le nostre imprese associate e le aziende che lavorano all’interno della legalità.”