I numeri diffusi nel corso dell’incontro tra management e giornalisti avvenuto il 28 febbraio nel sito produttivo di Opeano (Verona) testimoniano il proposito di Finstral SpA: il fatturato che nel 2021 è stato di 222 milioni di euro con 634mila pezzi prodotti, nel 2022 ha toccato i 270 milioni di euro con 690mila pezzi realizzati che dovrebbero diventare 750 quest’anno per portare il fatturato a oltre 300 milioni.
L’obiettivo è ambizioso ma le premesse sembrano esserci tutte. L’investimento è stato spalmato su diversi progetti e su diversi stabilimenti. Ad esempio nel nuovo impianto di riciclo nello stabilimento di Cortaccia, e nella nuova linea di produzione di finestre a Sciaves.
Altri investimenti hanno riguardato lo stabilimento di Funes, dove l’azienda produce porte d’ingresso, e il nuovo impianto di taglio dell’alluminio a Borgo Valsugana. Per di più, a breve sarà inaugurato un nuovo sito industriale in Spagna nei pressi di Saragozza.
Però, l’investimento più importante, circa 20 milioni di euro, sono stati destinati per ampliare e rendere più moderno il sito produttivo Finstral SpA di Oppeano che attualmente si estende su 23.500 metri quadrati ed ha una capacità produttiva di ben 3.500 finestre alla settimana.
Qui la vetreria, ampliata con 9.500 metri, è stata dotata di nuovi macchinari all’avanguardia, come ad esempio la stampante digitale per il vetro, che hanno assorbito 10 milioni di euro sull’investimento totale ma che rendendo la vetreria moderna, completamente automatizzata e di alto livello tecnologico.
Oltre alla vetreria, che ha una capacità produttiva di 1.500 pannelli di vetrocamera al giorno, è stato allestito un rinnovato impianto per la produzione di finestre e portefinestre e un reparto di lavorazione del legno.
Nel progetto di digitalizzazione portato avanti, anche a Oppeano tutti i processi produttivi sono stati digitalizzati e studiati per ridurre consumi energetici attraverso processi produttivi efficienti e algoritmi di ottimizzazione, ma anche grazie al potenziamento dell’impianto fotovoltaico.
Dal 2012, quando l’azienda ha iniziato a monitorare i consumi, al 2022 la riduzione del consumo energetico è del 22% per chilogrammo di PVC attraverso nuove macchine e miglioramenti nell’efficienza di produzione, mentre nella produzione di finestre la riduzione di consumi energetici è di 25% per unità di prodotto. «Questo ci fa molto piacere perché dimostra che si può fare senza diminuire i processi, addirittura con più processi siamo riusciti a diminuire i consumi – ha affermato Florian Oberrauch, vicepresidente Finstral nel corso dell’incontro di inaugurazione con la stampa – Abbiamo anche l’obiettivo di produrre in casa il 20% della nostra energia attraverso l’ampliamento del fotovoltaico esistente».
Entro il 2023 l’impianto fotovoltaico dovrebbe arrivare a 3,5 megawatt di potenza installata. Anche sulla riduzione delle emissioni i risultati sono buoni: per la produzione e i processi, esclusi i trasporti, dal 2012 al 2022 l’emissione di CO2 di Finstral SpA è stata ridotta del 77% ma obiettivo è di diventare un’azienda CO2 neutra entro il 2030.
Ovviamente nuovi progetti ci sono anche sul prodotto. Joachin Oberrauch, presidente del Cda ha annunciato che entro l’autunno di quest’anno, sarà lanciata l’innovativa opzione di design Inlay che amplia ulteriormente le possibilità di personalizzazione delle finestre dell’azienda perché a un profilo di rivestimento interno di nuova concezione, è possibile integrare inserti in ceramica, metallo e legno.
Sul il fronte distribuzione, ci saranno nuove partnership e sarà anche avviato un programma per ampliare il network degli Studio Finstral, che già sono 250, ma in continuo sviluppo, e le partnership con i rivenditori.
Insomma, i progetti sono molti per concretizzare il proposito di posizionarsi sulla fascia alta del mercato e come dichiarato da Florian Oberrauch «Non essere un produttore di serramenti ma il produttore di serramenti».
(Anna Rucci)