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Balaustre di design: obbiettivo chiaro e strategia ben definita

Caratterizzare la proposta della balaustra da elemento “accessorio” a prodotto di alta specializzazione indirizzato verso nuove originali soluzioni tecnologiche all’avanguardia, funzionali e versatili per cromatismi, finiture e design. Questo l’ambizioso obiettivo di Aluvetro; con quale strategia l’abbiamo chiesto direttamente a Davide Bonora, General Manager dell’azienda

 Balaustre di design: obbiettivo chiaro e strategia ben definitaAluvetro nasce nel 2014 come spin-off di Vetraria Pescini, negli anni successivi certifica i primi sistemi Garda presso l’Istituto Giordano, e progressivamente si inserisce tra i protagonisti più attivi nella produzione e commercializzazione di balaustre con sistemi brevettati, progettati e prodotti, in alluminio e vetro. La storia dell’azienda si sviluppa intorno all’intuizione di Eddy Pescini di connotare la balaustra come elemento di caratterizzazione architettonica degli edifici, partendo dal mezzo secolo di esperienza nella trasformazione del vetro piano di Vetraria Pescini.

Lo sguardo oltre” nel 2017 diventa il pay off caratterizzante del nuovo marchio Aluvetro con il dichiarato obiettivo di racchiudere e riassumere l’intero universo dell’azienda e del prodotto stesso. Alla società viene in brevissimo tempo riconosciuto il ruolo di azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di parapetti, ringhiere e balaustre, particolarmente attenta alla fase di supporto e di consulenza al cliente.

Da fine 2020 la società è stata affidata alla guida di Davide Bonora (nell’immagine a sx), 55 anni, laureato in Economia e Commercio a Bologna e MBA presso Bologna Business School, che incontriamo nella sede di Orzinuovi (Bs) insieme ad Alfredo Magenta (direttore tecnico) e Gianluca Bonometti (direttore commerciale), con i quali abbiamo prima di tutto cercato di capire le dinamiche societarie che si vanno definendo. 

Aluvetro è uno spin-off di Vetraria Pescini e dal 2021 rientra nel “cappello” direzionale della Holding Investing, scelta che sembra “promettere” una prospettiva ben definita di espansione. È corretta come interpretazione?

Si, già il mio arrivo – avvenuto oltre due anni fa – nel Gruppo Pescini rispondeva a questa logica di espansione, da sviluppare sia per linee interne che esterne attraverso possibili acquisizioni. 

Quali non si può certo dire, però non escludiamo nulla. Nonostante un clima economico generale decisamente complicato negli ultimi due anni tutte le aziende del gruppo hanno registrato crescite significative e vogliamo continuare in questa direzione, nonostante l’incertezza totale che domina in questi ultimi 2-3 anni, e per fare questo servono disponibilità e flessibilità, apertura al cambiamento e capacità di mettersi in gioco continuamente.

Incertezza che ha influito anche sulla programmazione dei vostri investimenti?

Balaustre di design: obbiettivo chiaro e strategia ben definita
Applicazione presso Alpin Panorama Hotel Hubertus, Sorafurcia (BZ). Foto ©AlexFilz

In realtà no: abbiamo la consapevolezza che in una situazione di mercato caratterizzata da forte incertezza occorre fare scelte importanti, una di queste è mantenere la “barra” dritta sugli investimenti ed è stato fatto. Come ho avuto modo di spiegare anche in una recente riunione commerciale, gli investimenti che avevamo definito sono stati comunque portati a termine, rimane da ultimare quello relativo al sistema informatico: dobbiamo dotarci di un ERP di gruppo, un sistema più evoluto , e la decisione è imminente.

L’investimento è slittato di qualche mese per ragioni tecniche ma non è cambiata l’intenzione, non ci sono arretramenti né cambi di direzione. Aluvetro sta continuando ad investire anche sulle persone: quest’anno prevediamo di inserire 7 collaboratori fra quelli che sono appena entrati in azienda e quelli che lo stanno per fare.

Anche riguardo altri investimenti la direzione strategica è chiara, non c’è “timore” rispetto all’incertezza attualmente dominante ed i nostri numeri ci confermano che stiamo operando nel modo corretto.

Una soluzione con vetri curvi montati su profili Garda annegati nel pavimento al Campus Bocconi, Milano

La decisione di creare una realtà specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi per balaustre è stata una decisione presa sulla spinta di una domanda che già sembrava essere consistente oppure su una sostanziale intuizione di Eddy? 

Sicuramente una intuizione di Eddy. Come azienda non avevamo una concreta percezione delle potenzialità di mercato di una tipologia di prodotto che veniva considerata come un “semplice” complemento e nulla di più. Eddy è sempre stato un imprenditore “visionario” con una capacità di intuizione che dopo diversi anni di collaborazione ancora riesce a stupire.

Una storia che è proseguita mantenendo ben separate le due realtà aziendali

Balaustre di design: obbiettivo chiaro e strategia ben definita
Edifici residenziali a Brescia caratterizzati da parapetti con finitura semi coprente bianco latte

Si – riprende Davide Bonora -. Pur condividendo ancora alcuni spazi lo sviluppo è proseguito in modo distinto. Al di là dell’origine comune, Aluvetro e Vetraria hanno prodotti, mercati e traiettorie di sviluppo molto differenti.

Quindi negli anni Aluvetro è cresciuta come una sorta di engineering della balaustra. È corretto?

Dato che la balaustra è sempre stata considerata una sorta di “figlia di nessuno” il nostro obiettivo è quello di fare in modo che quando il cliente ha bisogno di una balaustra pensi ad Aluvetro come, lo specialista della balaustra, capace di soddisfare ogni esigenza tecnica e gusto estetico.

Anche per questo non abbiamo linee di produzione interne che possono “vincolarci” e Vetraria Pescini rappresenta solo un dei nostri fornitori, ovviamente un fornitore particolare perché è da questa azienda che proveniamo, però non ci sono reciproche dipendenze. Ogni realtà aziendale è a sé stante.

Vetraria Pescini è un produttore specializzato nella lavorazione del vetrocamera, Aluvetro crea sistemi per balaustre e sulle balaustre ha sviluppato un know-how di alta specializzazione che la sta indirizzando verso nuove originali soluzioni tecnologiche all’avanguardia, funzionali e versatili per cromatismi, finiture e design.

Realtà aziendali che in questi ultimi anni si sono strutturate anche a livello manageriale…

 Una evoluzione in questo senso era inevitabile. Entrata in azienda la seconda generazione della proprietà, l’azionista decide che continuare ad operare come un “grosso artigiano” non era più la direzione adeguata allo sviluppo atteso dell’attività. 

Trasformazione che anche per Aluvetro è iniziata nel 2020 con il mio ingresso in azienda e l’obbiettivo di arrivare in 3 – 5 anni ad avere una struttura manageriale ben definita e funzionale alla valorizzazione del core business. 

Stiamo cercando di dare alla società “quell’imprinting” manageriale fatto di processi, ruoli, competenze, responsabilità e rafforzamento del brand necessario a competere da azienda medio grande sia a livello nazionale che internazionale. 

Il nostro valore aggiunto è lo sviluppo del prodotto balaustra e la realizzazione – alle migliori condizioni possibili – i sistemi progettati avendo un forte posizionamento sul mercato sia nazionale che internazionali come “specialisti delle balaustre”. 

Questi sono i “focus” della nostra strategia che, ovviamente, passa dalle persone, dalle loro competenze e dagli investimenti programmati. Quando sono entrato io in azienda eravamo in 12 ora siamo in 23 e stiamo continuando ad assumere aggiungendo competenze, esperienza e nuove idee.

 Sviluppo di mercato e di struttura che vi ha permesso di raggiungere quale fatturato e soprattutto con quale marginalità?

Abbiamo chiuso il 2022 con un fatturato in linea con il 2021, mantenendo una marginalità significativa in un periodo di forti turbolenze di mercato sia per costi/mancanza delle materie prime (alluminio, vetro, energia ecc.) sia per la discontinuità della domanda, sulla cui accentuata incertezza nel tempo anche il nostro Governo ha fatto la sua parte. 

Non si possono prendere decisioni dalla sera alla mattina, la transizione va programmata ed i tempi del mercato sono diversi da quelli della burocrazia.

 Un elemento di incertezza in più che, come avete detto, rende necessario sviluppare una disponibilità al cambiamento assoluta mantenendo come punto fermo anche lo studio di nuove soluzioni tecnologiche. Qualcuna l’avete accennata…

Stiamo considerando diverse soluzioni di alta tecnologia secondo noi applicabili in modo

Balaustre di design: obbiettivo chiaro e strategia ben definita
Applicazione presso Palazzo di Giustizia di Milano

funzionale alle balaustre, dal vetro elettro-cromico al fotovoltaico. Stiamo valutando delle forme di ingegnerizzazione per renderne l’applicabilità accessibile in termini di costi, design e di semplicità di installazione, un’opzione progettuale che stiamo seguendo da oltre un anno. Di applicazioni ne abbiamo già viste in diverse tipologie di prodotti, ma complessivamente siamo ancora all’inizio nell’esplorarne le potenzialità che già ora ci sembrano molto interessanti.

Strategie ed indirizzi che presuppongono grande attenzione alla scelta dei partner per la commercializzazione dei sistemi…

Abbiamo un posizionamento sul mercato che oramai credo sia molto chiaro. Noi non siamo “quelli del prezzo”: competitivi assolutamente si, economici no. Aluvetro è specializzata nello studiare e proporre soluzioni per la realizzazione di balaustre, che hanno nella funzionalità e nel design le loro caratteristiche distintive: soluzioni ad alto valore aggiunto alle quali abbiniamo un servizio formativo di pari livello. 

Balaustre di design: obbiettivo chiaro e strategia ben definita
L’utilizzo del Led crea effetti scenografici sfruttando le potenzialità della luce per avere un’illuminazione del vetro stesso

Sia nel ”trade” che tra la clientela progettuale abbiamo trovato chi ha subito sposato la nostra idea, il nostro progetto: operatori che credono nel nostro know-how e nella nostra capacità di offrire il necessario servizio formativo, consulenziale e di post vendita. Che il partner sia un serramentista, un rivenditore, un architetto, collaborando con noi sa di poter risolvere problemi, di distinguersi e di fare business. 

Il nostro è un mercato molto “inquinato” da prodotti di provenienza asiatica che hanno nel prezzo la loro leva di vendita e la situazione non cambia molto se ci spostiamo oltre Oceano. In Florida arrivano sistemi balaustra per building dal Messico e dal sud America di qualità discutibile. Per gli USA oltre alle caratteristiche distintive dei nostri sistemi abbiamo certificazioni che amplificano ulteriormente il divario qualitativo. 

Oltre agli Stati Uniti su quali altri Paesi state orientando la vostra offerta?

Per il momento la nostra strategia di sviluppo all’estero è principalmente focalizzata su USA ed Europa, altri Paesi sono considerati “by opportunity”

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