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Sostenibilità ambientale nelle costruzioni. Aggiornamento UNI/PdR 13 in inchiesta pubblica

Frutto della collaborazione tra UNI e ITACA, Istituto per l’Innovazione e la Trasparenza degli Appalti e Compatibilità Ambientale, il  protocollo ITACA viene indicato nel DM 23 giugno 2022 quale strumento (rating systems) per la dimostrazione della conformità del progetto e dei requisiti del progettista ai CAM. Riconoscimento che ne pone d’urgenza il tema di un adeguato aggiornamento della prassi di riferimento

Aggiornamento UNI/PdR 13 in inchiesta pubblicaFino al 25 giugno è possibile contribuire all’aggiornamento della UNI/PdR 13 posta in consultazione pubblica relativa al protocollo di sostenibilità ambientale  nelle costruzioni.

Frutto della collaborazione tra UNI e ITACA, Istituto per l’Innovazione e la Trasparenza degli Appalti e Compatibilità Ambientale, il  protocollo ITACA viene indicato nel DM 23 giugno 2022 quale strumento (rating systems) per la dimostrazione della conformità del progetto e dei requisiti del progettista ai Criteri Ambientali Minimi.

Riconoscimento che ne pone d’urgenza il tema di un adeguato aggiornamento della prassi di riferimento.

Documento – articolato in tre sezioni (leggi sotto)  – che sin dal 2019 si è posto l’obiettivo di fornire indicazioni sulla performance globale di un edificio, assegnando un punteggio indicativo del livello di sostenibilità ambientale, diventando così un utile strumento per il progettista, di controllo e di indirizzo per la pubblica amministrazione e di supporto alle scelte per committenti, gestori e consumatori.

Documento sul quale ora si pone la necessità di adeguare ulteriormente lo strumento alle novità relative alla normativa tecnica nonché all’aggiornamento dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici emanati con una serie di decreti, di cui il più recente è il DM 23 giugno 2022.

Le tre sezioni della prassi

Ricordiamo che la prassi di riferimento UNI/PdR 13 sugli strumenti operativi per la valutazione della sostenibilità ambientale nelle costruzioni si articola in 3 parti:

  • UNI/PdR 13.0:2023 “Inquadramento generale e principi metodologici
  • UNI/PdR 13.1:2023 “Edifici residenziali”
  • UNI/PdR 13.2:2023 “Edifici non residenziali”

La sezione 0 illustra l’inquadramento generale e i principi metodologici e procedurali che sottendono al sistema di analisi multicriteria per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici, ai fini della loro classificazione attraverso l’attribuzione di un punteggio di prestazione.

La sezione 1 specifica i criteri sui quali si fonda il sistema di analisi multicriteria per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici residenziali, mentre la sezione 2è dedicata agli edifici non residenziali. In entrambi i casi la nuova edizione fornisce una tabella di comparazione che evidenzia gli aggiornamenti introdotti rispetto all’edizione del 2019 per facilitarne la consultazione.

Tra questi viene segnalata  l’introduzione del criterio B.3.7 “Adattabilità per usi futuri”, per i soli edifici per uffici che tiene conto delle indicazioni del set di indicatori europei Level(s) e la modifica di altri criteri tra  i quali le B.1.7., B.2.2 e B.2.3 sulle scale di prestazione dell’energia primaria globale non rinnovabile, l’energia rinnovabile per usi termici e quella prodotta nel sito per usi elettrici e la B.3.8 sulle certificazioni ammissibili per i materiali.

 

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