Sull’onda della costante attribuzione agli incentivi in edilizia delle esistenti ristrettezze di bilancio (come se l’extra debito di bilancio, la mancanza riscossione delle tasse sugli extra profitti delle banche e la definizione di 19 tra condoni e sanatorie non avessero prodotto alcun effetto) le intenzioni d’acquisto di serramenti nei prossimi mesi rilevata a giugno dall’Osservatorio mensile Findomestic scendono ai minimi degli ultimi anni arretrando mese/mese di oltre il 25%.
Contrazione che si inserisce in uno scenario generale che vede le intenzioni d’acquisto degli italiani avere raggiunto il livello più basso da due anni a questa parte: record negativo causato dal calo dell’11,2% registrato nell’ultimo mese.
“Oltre 4 famiglie su 10 – ha commentato Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio Findomestic – dichiarano di vivere una situazione molto o abbastanza problematica dal punto di vista economico e solo il 36% degli italiani riesce a risparmiare qualcosa a fine mese. Una situazione del genere, unita al timore per l’inflazione, in cima alle preoccupazioni dei consumatori da novembre 2022, non può che generare cautela nei consumi di beni durevoli”.
Tra i prodotti considerati nel paniere denominato Efficienza energetica il solo a presentare un andamento positivo delle intenzioni d’acquisto (+3,8%) è quello delle pompe di calore.
Dando per scontato il crollo (-37%) per le caldaie a condensazione o biomassa che dal prossimo anno non potranno essere più oggetto di misure di sostegno, oltre alle intenzioni d’acquisto di serramenti anche gli impianti legati all’isolamento termico (-21,5%) ed al fotovoltaico (-8,9%) fanno segnare un andamento negativo.
tendenza che non cambia per l’intenzioni di attivare progetti di rinnovamento degli spazi domestici che a giugno fanno registrare una flessione a doppia cifra (-28,3%) con le ristrutturazioni che toccano il livello più basso mai registrato prima.
Però: “nonostante che gli italiani stiano vivendo un momento dominato dall’incertezza – ha aggiunto Bardazzi – non si rinuncia a concedersi una vacanza e così le intenzioni di acquistare un viaggio crescono del 10,7%, raggiungendo il livello più alto dell’ultimo anno”. In ripresa il tempo libero: +5,7% per le attrezzatture sportive e +11,6% per il fai da te.”