Dai 248 di maggio ai 176 edifici ammessi a detrazione al 30 giugno. Come era nella logica delle cose è prossimo ad esaurirsi il numero di edifici, per lo più condominiali, le cui spese per l’efficientamento energetico ancora rientrano tra quelle contabilizzate da ENEA nei suoi rapporti mensili come ammesse alle detrazione del 110% a suo tempo prevista dal Super Ecobonus.
Pratiche ammesse a detrazione di cui solo 20 sono ancora riferite ad edifici unifamiliari mentre quelle relative alle unita immobiliari funzionalmente indipendenti fanno segnare, rispetto a maggio, una riduzione di 2 unità presumibilmente a seguito degli accertamenti in atto sull’effettiva spettanza della detrazione richiesta.
Lieve ulteriore crescita finale della “demonizzata” misura finanziaria che fa lievitare il valore degli investimenti ammessi a detrazione di ulteriori 65 milioni di euro, portando così i “contabili” oneri a carico dello Stato a sfiorare “teoricamente” i 130 miliardi di euro, ammontare che verosimilmente rappresenterà la soglia massima sulla quale “contabilmente” si collocherà il “costo” della misura ad effetto Super Ecobonus completamente ultimato e contabilizzato.
Tutto ciò ovviamente senza considerare le maggiori “entrate” dirette ed indirette associata ad una misura che per quanto sicuramente da rimodulare nella durata e nelle modalità di assegnazione a differenza di altre – vale la pena ricordarlo – prevedeva controlli, limiti e profili di responsabilità ben definiti.
Pressoché stabilizzati gli investimenti medi per le varie tipologie di edifici, investimenti che ammontano a 592mila euro per i condomini; 117mila per gli edifici unifamiliari; 98mila per le unita immobiliari funzionalmente indipendenti e a 242mila per i castelli ( sempre fermi ad 8 come quantità).
Con oltre 78mila edifici, la Lombardia si conferma la regione in cui si è maggiormente usufruito del 110%, regione a statuto ordinario che vale la pena ricordarlo è anche quella che esprime la maggiore ricchezza generata (oltre 38mila euro procapite).
Seguono nell’utilizzo del super Ecoincentivo l’Emilia – Romagna (oltre 44mila edifici – oltre 35mila euro di reddito procapite) ed il Lazio (oltre 38mila edifici – poco meno di 32mila euro di reddito pro capite).