È stato di recente presentata l’ultima analisi sviluppata dal Centro Studi Cortexa a proposito dell’andamento del mercato per il Sistema Cappotto in Europa.
Facendo un passo indietro, i dati ENEA relativi all’impiego delle risorse destinate agli interventi effettuati con l’Ecobonus rilevano che il Sistema a Cappotto è quello che più di tutti contribuisce all’obiettivo di riduzione dei consumi energetici e che il costo per kW/h di energia risparmiata con il Sistema a Cappotto è inferiore al costo di tutte le altre tipologie di interventi finanziati. I dati di EAE, l’associazione europea dei produttori di Sistemi a Cappotto, confermano che l’isolamento termico delle pareti esterne è quello che offre le più ampie opportunità di miglioramento in termini di risparmio energetico specialmente in Italia, dove il 30% del risparmio energetico totale dovuto alle ristrutturazioni si ottiene isolando l’involucro dell’edificio.
L’Italia rappresenta oggi il più grande mercato in Europa per il Sistema a Cappotto. Con 50 milioni di metri quadri realizzati nel 2023, ossia i metri quadri necessari per isolare la facciata di 83.300 condomini di 4 piani, nella classifica di EAE, associazione europea di produttori di Sistemi a Cappotto, il nostro Paese occupa la prima posizione.
“Il mercato del Sistema a Cappotto è cresciuto molto nel periodo 2022-2023, anche grazie agli incentivi fiscali”, afferma Stefano Deri Presidente di Cortexa. “Come Cortexa abbiamo lanciato un sondaggio rivolto a 700 progettisti italiani e rileviamo che oggi, anche in assenza del Superbonus, l’importanza del Sistema a Cappotto e il suo ruolo chiave per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ed efficienza in edilizia in Italia è percepito come cruciale. Tuttavia, è necessario effettuare una programmazione di lungo termine per realizzare il piano ambizioso previsto dalla Direttiva EPBD, detta anche direttiva “Case Green”. In assenza di questo piano, stimiamo una decrescita del mercato del 30%, sia nel 2024 che nel 2025”.