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Came illustra i suoi progetti di sviluppo tecnologico per Expo 2015

Sviluppato innovativo modello di controllo per sorveglianza e comando ingressi

Come previsto dal nutrito programma di eventi di avvicinamento a EXPO 2015, presso la Sala Conferenze del Palazzo Reale in Piazza Duomo, si è svolto venerdì scorso il convegno “Milano + Expo = Smart City” quale focus sulla legacy che Expo potrà lasciare alla Milano Smart del futuro che per la prima volta ha visto pure la partecipazioni dei partner tecnologici di Expo 2015 tra cui Came. Protagoniste del dibattito sono state tutte le tecnologie all’avanguardia che verranno sviluppate e sperimentate sul sito dell’Esposizione Universale e nella stessa città di Milano. Came, insieme agli altri partner di Expo, ha illustrato i propri progetti e i lasciti tecnologici che diverranno, a evento concluso, parte integrante delle strutture e infrastrutture della città. La società trevigiana contribuirà, infatti, a sviluppare un concetto innovativo di Digital Smart City attraverso soluzioni di automazione, gestione e controllo accessi all’avanguardia che realizzerà ad hoc per l’Esposizione Universale. La società trevigiana, darà il benvenuto agli oltre 20 milioni di visitatori attesi da tutto il mondo, sviluppando un innovativo modello di controllo accessi per la sorveglianza, il comando e la regolazione dei dispositivi di automazione degli ingressi pedonali e veicolari, dei parcheggi del sito espositivo, dei padiglioni e delle altre infrastrutture e di regolare l’entrata di operatori e dei visitatori. Ricordiamo che gli accessi perimetrali saranno controllati da 210 tornelli automatici, dieci dei quali  appositamente studiati per gestire l’ingresso dei visitatori diversamente abili. La fornitura si completerà con l’integrazione di automazioni per cancelli scorrevoli e per barriere stradali e con 55 dissuasori per la protezione e la selezione delle entrate perimetrali di passaggi carrai. Il sistema integrato di controllo accessi realizzato da Came potrà essere controllato anche attraverso 100 dispositivi palmari. “Il progetto che Came svilupperà per l’Expo 2015 è estremamente complesso –  ha spiegato Ettore Bertolini di Came – e richiede la capacità di dialogare e collaborare con gli altri partner dell’esposizione universale per soddisfare i requisiti tecnologici di questo importante appuntamento mondiale. Si tratta di una collaborazione fatta di affinità e complementarietà. Ed è proprio la capacità di dialogare per raggiungere un obiettivo comune il vero lascito culturale per la città di Milano verso la quale Came si pone come un civil servant”.

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