Dopo aver presentato una manifestazione d’interesse al presidente di Ittierre per rilevare la società, IKF – prima società italiana quotata sull’AIM Italia oggetto l’estate scorso di un aumento di capitale- ha comunicato di aver presentato alla famiglia Santambrogio, titolare della TRE-P & TRE-Più S.P.A., una proposta di affitto di ramo d’azienda con opzione finale di acquisto. La proposta è stata fatta attraverso la sottoscrizione di un preliminare di Affitto d’Azienda, sottoposto a condizione sospensiva all’accordo sindacale che verrà redatto con le associazioni di categoria nonché alle liberatori individuali di tutti i dipendenti in forza alla Tre-P & Tre- Più Spa entro il 28 Febbraio 2014. Stando a quanto comunicato L’affitto di ramo d’azienda con opzione di acquisto rappresenta la modalità operativa caratteristica di Ikf, che è una investment company specializzata nel turnaround di imprese in difficoltà. Nel caso specifico, la proposta è finalizzata alla creazione di un polo di marchi chiamato provvisoriamente “Casa Italia”, con sinergie commerciali, operative e industriali fra i marchi coinvolti, tutti del made in Italy di alta gamma. Questo piccolo polo del made in Italy comprende già due marchi il Lanificio Botto e il Mobilificio Sintesi e potrebbe in futuro incrementarsi con ulteriore acquisizioni. Nel caso specifico, la proposta per TRE-PIU’ S.P.A prevede un canone di affitto di 150.000 Euro all’anno per la durata di 24 mesi. I canoni vengono considerati acconto per un eventuale prezzo finale pari a un milione di euro. Oltre a questo, Ikf – attraverso una newco che verrà costituita ad hoc da Ikf stessa o da una sua controllata – pagherà un prezzo di 300.000 Euro annui per la locazione immobiliare. Inoltre, è prevista l’assunzione di massimo 40 dipendenti.
