A marzo 2014 l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane rilevato da ISTAT è diffuso oggi nel suo bollettino mensile, segna una ulteriore crescita di quasi un punto, salendo a 89,5 dagli 88,2 rilevati a febbraio. L’andamento complessivo rispecchia un ulteriore miglioramento della fiducia delle imprese dei servizi di mercato e delle imprese manifatturiere, mentre registra una andamento altalenate tra quelle del comparto costruzioni ed una ulteriore diminuzione per quelle dedite al commercio al dettaglio. Il rafforzamento dei segnali di ripresa economica continua quindi a mostrare i suoi, ancora lievi, effetti soprattutto nelle aspettative delle imprese manifatturiere il sui indice risulta essere salito al 99,2. I giudizi sugli ordini risultano in miglioramento in tutti i principali raggruppamenti di industrie e il saldo dei giudizi sulle scorte di prodotti finiti aumenta per i beni di consumo, mentre diminuisce per i beni intermedi e per quelli strumentali. In diminuzione ( 31% al 30%) risulta essere pure scende la quota delle imprese interpellate che lamenta la presenza di significativi ostacoli all’attività di esportazione; tra questi ostacoli diminuiscono di importanza quelli legati ai costi, ai tempi di consegna, ai finanziamenti e alla qualità dei prodotti, ma aumentano quelli legati ad altri motivi. Tra le destinazioni delle esportazioni delle imprese aumenta leggermente l’incidenza dei Paesi Ue. La Germania, la Francia e la Cina continuano ad essere considerate dalle imprese italiane tra i maggiori concorrenti internazionali. Nel comparto delle costruzioni l’andamento presenta indici contrastanti a seconda del tipo di attività svolta. L’indice sale a 79,8 da 76,0 nell’ingegneria civile e a 90,9 da 84,4 nei lavori di costruzione specializzati ma scende a 59,3 da 66,5 nella costruzione di edifici. Migliorano leggermente i giudizi sull’andamento del portafoglio ordini per le imprese specializzate (da -53 a -52), mentre peggiorano per quelle dedite alla costruzione di edifici (da -57 a -66)