materie prime

Rilanciare industria pannello a base legno. Linee strategiche illustrate a Rimini

Tre le linee strategiche su cui sta lavorando l’associazione dei produttori di pannelli per invertire la tendenza e riequilibrare domanda e offerta

Paolo-FantoniNell’incontro del Meeting di Rimini “Ecologia ed economia: dalla contrapposizione alla sinergia” che ha avuto luogo ieri, Paolo Fantoni (nell’immagine) presidente Assopannelli  ha illustrato le  proposte per rilanciare l’industria del pannello a base legno.  “La disponibilità di legname per le industrie del pannello è in costante diminuzione con conseguenze pesanti che si ripercuotono su tutta la filiera dell’arredamento italiano. È giunto quindi il momento di applicare le principali strategie indicate dalla Commissione Europea sull’efficienza delle risorse e sui possibili interventi da effettuare nel settore del legno per affrontare il tema della competizione per questa materia prima strategica”  l’appello lanciato da Fantoni  in occasione dell’incontro con il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il quale oltre a sottolineare l’impegno del ministero per una crescita rispettosa dell’ambiente ha ricordato il successo degli “ecobonus”.  Tre le linee strategiche su cui sta lavorando l’associazione dei produttori di pannelli per invertire la tendenza e riequilibrare domanda e offerta: 1) Raddoppiare la superficie destinata a pioppo portandola entro il 2020 dagli attuali 55.000 a 110.000 ettari. Un primo importante passo in questa direzione è stato la firma dell’accordo Interregionale sulla pioppicoltura che vede coinvolte Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia; 2) Definire un nuovo accordo interregionale sulla mobilitazione del legno nell’arco alpino con l’obiettivo di raddoppiare la quota di prelievo dal 20% al 40% della crescita annua. L’accordo punterebbe anche a modernizzare l’industria boschiva con l’introduzione di macchinari più efficienti e maggiormente adatti alla morfologia delle nostre aree boscate; 3) Eliminare i sussidi alla combustione del legno nella produzione di energie rinnovabili e diffusione e puntare sull’utilizzo “a cascata del legno” privilegiandone l’utilizzo per scopi industriali e solo a fine ciclo per la combustione.

 

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