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Mercato macchine lavorazione legno: 2014 sempre difficile si spera nel 2015

Nonostante l'anno probabilmente andrà a chiudersi con un incremento frazionale, lo scenario descritto con estrema chiarezza dall’Ufficio studi di Acimall rimarca come il settore abbia perso circa il 30% del proprio fatturato negli ultimi sette anni

Preconsuntivi Acimall 2014Nel corso della conferenza stampa di fine anno svoltasi stamattina presso la sede Acimall di Assago (MI), sono stati diffusi  i dati preconsuntivi sull’andamento 2014 del settore delle tecnologie per il legno e i suoi derivati. Andamento  che stando ai dati diffusi dall’associazione confindustriale che raccoglie le più importanti imprese nazionali del settore risulta essere ancora nel bel mezzo di una stagione alquanto difficile. Situazione che permane certamente difficile in Italia rispetto a molti Paesi stranieri, anche se non ci sono aree del mondo che spiccano per le loro performance. Ciò non toglie che sia sempre proprio l’esportazione a costituire il traino della produzione nazionale nonostante risulta esseri contratta nel corso dell’anno. Nonostante l’anno probabilmente andrà a chiudersi con un incremento frazionale, lo scenario descritto con estrema chiarezza dall’Ufficio studi di Acimall rimarca come il settore abbia perso circa il 30% del proprio fatturato negli ultimi sette anni. La produzione nel 2014 si è  infatti assestata attorno ai 1.545 milioni di Euro, presentendo dunque con una leggera crescita rispetto all’anno precedente, mentre, come già accennato, le esportazioni le risultano arretrare di circa il 2%, dato comunque confortante se pensiamo al meno 3,6% del consuntivo 2013 o al meno 8% del 2012. Le importazioni ­– che, fisiologicamente, rappresentano poco meno di un quarto del mercato italiano – si fermano nel 2014  a 118 milioni di Euro, il 17,5 % in meno rispetto al 2013. Immutata, per quanto a livelli decisamente importanti, la bilancia commerciale, che l’Ufficio studi di Acimall prevede attestata allo stesso valore del 2013. Incoraggiante il 9,1 % di crescita delle vendite sul mercato interno (fu del 2,9 per cento nel 2013) sommatoria degli incentivi governativi agli investimenti (Legge Sabatini in primis) e della impossibilità di congelare qualsiasi spesa per troppo tempo, se si vuole mantenere efficiente il proprio parco macchine. Il dato, in Previsioni Acimall 2015controtendenza rispetto al calo dell’import, sembra indicare come il mercato nel 2014 abbia privilegiato le tecnologie “made in Italy”. “Siamo sempre estremamente restii nel guardare nella sfera di cristallo per trarne indicazioni sul futuro” ha ricordato Dario Corbetta, direttore di Acimall, dall’alto della sua lunga esperienza come responsabile  dell’Ufficio studi della associazione che oggi dirige. “La storia, specialmente la più recente, ci ha insegnato che ci sono moltissimi fattori che possono improvvisamente mutare un dato o un trend che si riteneva certo. Le nostre analisi partono da alcuni punti fermi e dalla approfondita conoscenza del settore e dei mercati internazionali, ma ci sono incognite di carattere sociale, religioso, politico ed economico che possono determinare la chiusura o l’apertura di un mercato nel volgere di un pugno di giorni. Possiamo comunque azzardare che, secondo i dati in nostro possesso e le previsioni sull’andamento dei mercati più rilevanti per il “made in Italy”, le esportazioni italiane nel 2015 potranno aumentare di qualche punto percentuale”.  “Non nascondiamo – ha proseguito Corbetta – che ci sono elementi che inducono a guardare ai prossimi dodici mesi come un periodo nel quale molti indicatori potrebbero mostrare una propensione al rialzo, ma non siamo certi che si potrà parlare di una vera, risolutiva inversione di tendenza”.

 

 

 

 

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